QUANDO I GESTI CONTANO PIU\' DELLE PAROLE!!!

QUANDO I GESTI CONTANO PIU' DELLE PAROLE!!!

di Tommaso Vendemmia

 
QUANDO I GESTI CONTANO PIU’ DELLE PAROLE!!
di Tommaso Vendemmia

La situazione che la Polizia di Stato sta vivendo in questo periodo storico è, senza dubbio, uno dei più delicati in assoluto che noi appartenenti di questa generazione ricordiamo. La compressione economica e le facili strumentalizzazione politiche, vuoi che siano di destra o di sinistra, impongono sicuramente più attenzione nelle dinamiche dell’Ordine Pubblico. I Sindacati di Polizia, a mio parere, svolgono una duplice funzione che nessun organismo sindacale conosciuto, ha l’onere di rappresentare. Infatti, ogni sigla sindacale di categoria, ha quale unico obiettivo la dinamica aziendale, quale condizione di sviluppo dei diritti dei lavori ed è per questa ragione, che il “sindacalista” svolge, senza condizionamenti esterni, il proprio lavoro, certo di raggiungere l’obiettivo con il confronto democratico e a volte, con atti di forza sia essi di piazza o giuridici. Indiscutibilmente, il ruolo del sindacato di Polizia, ha un duplice peso, sia esso che sia di sviluppo della categoria o che sia di tutela individuale, secondo le norme che regolano i principi fondamentali costituzionali. C’è da sottolineare che il sindacato di Polizia, a prescindere la sigla di appartenenza, è uno strumento che ha una responsabilità mediatica non indifferente che a volte può condizionare in positivo o in negativo sia le scelte di un Governo ma soprattutto, funge da termometro di tolleranza delle masse verso le Istituzioni ed in primis la nostra. Il Siap, sindacato che nasce per la tutela della base, ha posto come obiettivo, la crescita culturale della Polizia, quale condizione fondamentale per avviare un processo democratico più trasparente e soprattutto di vicinanza al cittadino, in quanto non dimentichiamo, utile alla nostra missione per la tutela del cittadino e dello Stato. Il nostro lavoro, la nostra esistenza, dipendono dal grado di maturità e di rapporto con i cittadini; in quanto noi siamo cittadini. La Polizia è cresciuta in questi ultimi 30 anni grazie all’innesto e al cambiamento voluto da noi stessi e siamo noi che dobbiamo assolutamente rispettare e farci rispettare. Come in tutte le Istituzioni democratiche, la garanzia di non autoreferenziarsi è la base di partenza per la tutela generale di tutti gli appartenenti. Bisogna maturare e fare quel passo decisivo che trasformerà la Polizia, in una struttura apprezzata, non solo quando produce risultati con le operazioni giudiziarie, ma soprattutto, quando i propri appartenenti, saranno in grado di mettersi in gioco, di confrontarsi e assumersi appieno le responsabilità degli errori; di chi occupa un importate ruolo nella società. Ognuno di noi deve capire che l’errore fatto e non denunciato, lede l’intero corpo e i sacrifici che ognuno espleta giornalmente con dedizione. Il Sindacato, deve maturare e scorporarsi, confrontarsi e non auto referenziarsi; è necessario ed innovativo. Abbiamo, condannato il gesto del collega a Roma, durante gli scontri, ma abbiamo apprezzato la responsabilità avuta ad accettare l’errore commesso; ecco vogliamo questa Polizia. I cittadini comprendono le difficoltà delle forze dell’ordine, nelle manifestazioni di piazza, e sono sicuro che avranno perdonato il gesto del collega, bisogna avere fiducia, e questo è un gesto che dà fiducia. Ma, il gesto del singolo non basta, il Sindacato deve cambiare noi lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo ed è ora che gli altri accettino il nuovo ruolo di responsabilità non solo verso i poliziotti che sbagliano, ma verso tutti. Noi siamo sicuri che chi sbaglia sarà giudicato da organi competenti che in un paese civile e democratico, sono trasparenti e giusti. Troppi sono stati i lanci mediatici che collocano la giustizia e chi ne esercita il potere, ingiusta e iniqua, e questo non fa bene a maggior ragione se a dirlo è un rappresentante delle Istituzioni o come è accaduto, chi ha giurato di difendere la Costituzione e le leggi dello Stato. In ogni modo, le dimostrazioni di proselitismo vanno attentamente misurate poiché come è accaduto, sia esse strumentali o no, possono avere risvolti negativi soprattutto verso i colleghi che malgrado loro devono subirne i risultati. Una organizzazione seria, non grida di pancia, ma deve essere responsabile che le azioni fatte possono ripercuotersi verso l’intera categoria e i cittadini.

Catania il 02 maggio 2014