POLIZIOTTI ALLO STREMO PAESE ALLE CORDE

POLIZIOTTI ALLO STREMO PAESE ALLE CORDE

Bari, 23 luglio 2013 - Sindacale

 I tagli operati dal 2008 ad oggi hanno tolto al Comparto Sicurezza risorse pari a circa 3
miliardi di euro che hanno inciso negativamente sui i mezzi e le assunzioni che sono
bloccate al 50%, con conseguente diminuzione dell’organico e dell’innalzamento dell’età
degli operatori. Quindi è sotto gli occhi di tutti il ridimensionamento della capacità
operativa delle Forze di Polizia. Inoltre, al personale del Comparto Sicurezza e Difesa dai
loro stipendi negli anni 2012 e 2013 sono stati sottratti ben 721 milioni di euro. I poliziotti
ed il sistema sicurezza è allo stremo. Il blocco economico presenta seri profili di
incostituzionalità, poiché si arriva al paradosso che i promossi di questi anni ricevono un
trattamento stipendiale inferiore rispetto a coloro che sono più in basso nella scala
gerarchica. Negli anni passati i politici hanno riempito giornali e televisioni di dichiarazioni
rassicuranti dicendo che i soldi sequestrati alle mafie sarebbero stati spesi per la sicurezza
del Paese. E’ ora che i cittadini sappiano che i poliziotti, nonostante i rischi che corrono
quotidianamente nel contrasto al crimine e nella tutela dell’ordine pubblico, non hanno
visto un centesimo di ciò che hanno sequestrato e confiscato alle mafie.
Sono queste le questioni di primaria importanza per la categoria e, conseguentemente, per
la sicurezza dei cittadini che hanno indotto queste organizzazioni sindacali, SIAP e ANFP,
ad organizzare questa giornata di protesta con l’odierno volantinaggio finalizzato a
denunciare ancora una volta in maniera decisa la cinica indifferenza del governo rispetto
alla difficilissima condizione degli operatori di Forse di Polizia e della Sicurezza del Paese.
Occorre domandarsi quanto costa la criminalità e l’insicurezza al sistema Paese per tornare
ad investire sulla sicurezza precondizione per lo sviluppo economico, bene si sta facendo
per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione con le imprese ma occorre trovare altre
risorse, nettamente inferiori rispetto ai debiti da saldare, per sbloccare i contratti ed il
trattamento economico dando così ossigeno sia ai poliziotti sia alla ripresa dei consumi
interni. Basta con queste politiche che strangolano gli uomini che garantiscono l’ordine
pubblico e mettono alle corde il sistema Italia.
Roma, 18 luglio 2013
Segreteria Nazionale Segreteria Nazionale
SIAP ANFP