POLFRONTIERA, GENTILUOMINI E DIRIGENTE CERCASI

POLFRONTIERA, GENTILUOMINI E DIRIGENTE CERCASI

Bari, 22 ottobre 2012 - Polizia di Frontiera Bari

 Cari Colleghi,
qualche giorno fa alla Polizia di Frontiera di Bari si è consumato un atto vergognoso nei confronti degli iscritti alla nostra Organizzazione Sindacale; questo comunicato vuole essere un atto di denuncia pubblica! L’ipocrisia con la quale il delegato a rappresentare l'Amministrazione in quell'Ufficio, ha tramato per danneggiare la nostra sigla sindacale, venendo meno alla parola data (cosa certamente più disonorevole per chi l'ha posta in essere) e disattendendo il profilo di terzietà che la sua funzione impone, la consideriamo grave e scorretta.
Si tratta dell'ennesima offesa, del tutto gratuita, posta in essere dal reggente la direzione della IX Zona di Polizia di Frontiera nei confronti del personale, disponendo trasferimenti interni a dir poco inopportuni e lesivi nei confronti di altri dipendenti.
Il tutto trova logica spiegazione dalla circostanza che uno dei dipendenti "accontentato", guarda caso, sia un rappresentante sindacale di un’altra O.S.
Infatti in deroga a tutti i proclami del dirigente, che si è sempre dichiarato imparziale, scrupoloso e rispettoso delle norme sindacali nei confronti dei propri dipendenti, ha fatto una scelta prettamente politico-sindacale, trasferendo un collega meno anziano in Ufficio, in danno di un altro che aveva espresso quel desiderio e che aveva certo più titoli.
Un criterio che, stando alla presunta regola seguita da quel Dirigente, quando si è trattato di scegliere chi "sacrificare" per il turno in quinta, avrebbero dovuto favorirlo nella scelta finale.
Ma non è tutto! Il rappresentante dell'Amministrazione si presume sia neutrale controparte soprattutto nel confronto sindacale. Orbene, il giorno 8 ottobre c.a. , in occasione dell'incontro tenutosi anche in presenza dei funzionari dott. Uva e dott.ssa Campione, ebbe modo di dichiarare ufficialmente che non avrebbe disposto o avallato trasferimenti di personale prima della fine del mese di ottobre, proprio per non prestare il fianco a facili strumentalizzazioni sindacali in un periodo tradizionalmente critico per le Organizzazioni Sindacali.
In quella sede pur con le dovute naturali riserve, apprezzammo l'intento del reggente di tenersi fuori dalla competizione sindacale, considerando il suo atteggiamento un passo avanti per una pacifica risoluzione delle problematiche createsi in seguito agli inopportuni, ingiusti e mortificanti trasferimenti di iscritti alla nostra O.S. .
Abbiamo voluto credere alla parola del reggente, purtroppo ci siamo sbagliati!
Non siamo più disposti a subire abusi da chi adotta nei nostri confronti una politica antisindacale!
Per rendere effettiva la tutela dei nostri iscritti, anticipiamo che porremo in essere ogni legittima iniziativa di pubblica manifestazione e qualsiasi iniziativa giudiziaria, certi di avere dalla nostra parte la forza della legge e della verità.
La nostra cultura sindacale ci consente di asserire che i diritti conquistati dal sindacato, hanno valore solo se interessano la collettività, i lavoratori e non solo determinate categorie di dirigenti.
Purtroppo, in quell’Ufficio, il Dirigente ha stravolto questo importante principio, favorendo solo alcuni personaggi appartenenti ad altre sigle sindacali, il tutto in barba alla presunta sua dichiarazione di non appartenenza ad alcuna consorteria sindacale che, a dir il vero, visto il suo atteggiamento, lascia non pochi dubbi!
Il nostro Sindacato, ovvero il Sindacato di Base che tutela i colleghi più esposti agli abusi, ha fatto una semplice scelta: quella di restare fuori da logiche di cogestione di vario tipo, consapevoli che avremmo pagato le conseguenze per non aver firmato gli accordi in deroga, in quanto il S.I.A.P. non li ha mai condivisi.
Noi siamo abituati come sindacalisti ad attacchi di ogni genere e ne teniamo debitamente conto.
Quando però si attacca vilmente i colleghi che hanno la solo colpa di essere iscritti alla nostra O.S., non siamo disposti a subire qualsivoglia abuso e intemperanza.
A tal proposito la nostra attenzione sarà massima.
Vigileremo attentamente affinché non vi sia alcuna violazione sindacale in quanto siamo disposti a denunciare il tutto nelle competenti sedi.
La tutela dei colleghi danneggiati, sarà sempre primaria ad ogni logica “partitica”.

Bari, 22 ottobre 2012

Il Segretario Generale Provinciale
Vito Buono