I ROM ALL\'AEROPORTO E GLI ABUSIVI IN CITTA\'

I ROM ALL'AEROPORTO E GLI ABUSIVI IN CITTA'

lavavetri, prostitute, rom, posteggiatori abusivi ambulanti, ma sono le vere emergenze crimilnalità ?

Catania il 16 agosto 2012

Sicurezza e legalità: I Rom all’aeroporto e gli abusivi in città

Era immaginabile che accampare i ROM nomadi nelle vicinanze dell’aeroporto avrebbe a lungo andare creato difficoltà ai cittadini/turisti, oltre a dare uno spaccato di una Catania poco decorosa. Era già scritto che la “momentanea” sistemazione a Fontanarossa in questa città era equivalente ad una perenne sistemazione. Fin qui anche se discutibile sono scelte dell’amministrazione locale e noi poliziotti non entriamo nel merito. Ma se ad ogni situazione riguardante queste scelte non opportune o, come accade a Catania, di inoperosità d’intervento sia per le carenze dei Vigili o di controllo amministrativo, si fanno annunci mediatici richiamando tutte le forze dell’ordine a concorrere, ( ciò viene fatto senza richiami ufficiali da parte di nessuno) allora la questione diventa anche di tutela alla professionalità e le competenze della Polizia oltre alla tutela delle legittime aspettative dei cittadini. La Polizia di Frontiera che è in servizio all’aerostazione ha competenze di Frontiera e con i suoi 100 operatori, specificatamente preparati, deve garantire la sicurezza all’interno dell’aerostazione e del Porto, secondo i piani internazionali, garantire il rispetto del codice di navigazione e sanzionare i trasgressori, e lo fa bene. Fuori dell’aerostazione nei parcheggi o nelle aree limitrofe le attività d’intervento sono effettuate dalla Polizia di Stato solo quando la zona di pertinenza è attribuita alla Polizia sennò ai Carabinieri. Per intenderci nessun poliziotto che non sia della Polizia di Frontiera ha le conoscenze specifiche per operare nelle zone portuali e aeroportuali. Il Dirigente dell’aeroporto ha già dato direttive per sanzionare i Rom che stazionano all’interno ma secondo naturalmente le procedure del C. di N. Altro non si può fare se non intervenire con la polizia urbana che nell’aeroporto ha un proprio nucleo recentemente costituito. C’è da dire, che i VV.UU presenti si occupano solo dell’area di parcheggio, mentre la sede loro assegnata è anche priva di telefono, pertanto chi avesse bisogno d’intervento deve chiamarli al cellulare, compresi gli operatori della Polizia di Frontiera. Che dire, con le parole non si fa sicurezza. Inoltre, per sicurezza partecipata, non significa che uno degli attori debba richiamare l’attenzione attraverso organi di stampa, ma significa collaborazione e coordinamento magari sentire chi ha le competenze e chiedere prima di dare. Noi siamo del parere che, tra tagli e nuove dinamiche territoriali, per una sicurezza a 360 gradi, c’è bisogno della collaborazione di tutti, e non rimpallando responsabilità, questo è un atteggiamento politico e non fa bene alla sicurezza del cittadino. Il Questore che è Autorità dello Stato non pubblicizza ciò che viene fatto ma agisce secondo le proprie possibilità d’intervento per il bene della collettività e non deve certamente ottenere consensi elettorali per garantire la sicurezza. Vogliamo inoltre precisare che la tutela dell’ordine pubblico è competenza dello Stato che la esercita con il Prefetto e il Questore ( ex legge 121/81) e le forze ad esercitarla sono la Polizia di Stato collaborata dalle altre Forze dell’Ordine compresi i Vigili Urbani se nominati agenti di Pubblica Sicurezza ( T.u.l.p.s.). Con la locuzione ordine pubblico s'intende genericamente un complesso di servizi, tecniche, addestramento ecc., inerenti al mantenimento di condizioni di ordine (e pertanto, fondamentalmente di prevenzione e/o repressione di tumulti) in circostanze in cui si prevede un intenso afflusso di persone (tipicamente: manifestazioni politiche o sindacali, manifestazioni sportive, spettacoli pubblici e simili). Per tutela dell’ordine Pubblico si intendono quelle attività che creano turbative alla tutela pubblica, atti criminali di rilevante spessore o calamità naturali, tutto il resto è ordinaria attività amministrativa, infatti le presunte ordinanze sindacali che sono interventi sulla sicurezza urbana e non di ordine pubblico come erroneamente detto, prevedono solo sanzioni amministrative nel comune che le emana.. Apprendiamo, dagli interventi dei rappresentanti sindacali della categoria dei vigili la conferma della inadeguatezza del corpo e dell’insufficienza sul territorio, oltre al fatto che è necessaria partecipazione d’intervento e non di protagonismo mediatico.

Tommaso Vendemmia