Il Sap confonde le norme e mente, IL SIAP DIFENDE I DIRITTI E NON SPECULA SULL’ETÀ PENSIONABILE

Il Sap confonde le norme e mente, IL SIAP DIFENDE I DIRITTI E NON SPECULA SULL’ETÀ PENSIONABILE

Il comunicato diffuso il 20 dicembre 2025 dalla Segreteria Nazionale del SAP attribuisce al SIAP la responsabilità di aver chiesto, nel 2021, un aumento dell’età pensionabile del personale della Polizia di Stato. L’affermazione è falsa e priva di qualsiasi fondamento, oltre che facilmente smentibile dalla semplice lettura dei nostri comunicati e dalle leggi vigenti. Non siamo di fronte a una legittima divergenza sindacale, ma a una rappresentazione distorta e artificiosamente manipolata dei fatti (...)

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che rischia di disorientare il personale e di alimentare una polemica costruita su presupposti infondati e quindi falsi. La normativa in materia è chiara e non lascia spazio a interpretazioni arbitrarie, l’età ordinaria di collocamento a riposo del personale della Polizia di Stato è fissata a 60 anni per le qualifiche da Agente a Primo Dirigente, 63 anni per i Dirigenti Superiori e 65 anni per i Dirigenti Generali, come stabilito dalla Tabella B allegata al D.P.R. 24 aprile 1982, n. 335, così come modificata dalla legge di conversione del D.L. 858/1984. Questi limiti non sono mai stati modificati, neppure nei periodi di maggiore pressione sui conti pubblici, anche grazie all’azione del SIAP, che ha sempre contrastato ogni ipotesi di innalzamento dell’età pensionabile o di riduzione delle tutele previdenziali di specificità. Il SAP tenta di sostenere la propria tesi, confondendo artatamente l’età pensionabile con un istituto del tutto diverso, quale il richiamo in servizio per speciali esigenze, su base volontaria come disciplinato dall’art. 59 del D.P.R. 335/1982. Tale previsione, vigente da oltre quarant’anni, è volontaria, non automatica, temporalmente limitata e subordinata a precise condizioni di organico, e non incide in alcun modo sul diritto alla quiescenza né sull’età pensionabile. È difficile comprendere come un istituto eccezionale e facoltativo possa essere presentato come un “allungamento della carriera”, se non forzando consapevolmente il dato normativo. Nel 2021 il SIAP, su sollecitazione della propria base e non solo, ha avanzato una proposta coerente, trasparente e rispettosa dell’ordinamento vigente, finalizzata esclusivamente a estendere la possibilità di trattenimento volontario anche al ruolo degli ispettori e, dopo il riordino, ai commissari. Nessun obbligo, nessun automatismo, nessuna modifica dell’età pensionabile. È opportuno ricordare, inoltre, che l’Amministrazione oggi non applica neppure il trattenimento già previsto per i ruoli di agenti, assistenti e sovrintendenti, circostanza che rende del tutto infondata qualsiasi accusa di forzature o di estensione indebita della carriera. Attribuire al SIAP la volontà di aumentare l’età pensionabile significa sovrapporre istituti giuridici distinti, diffondere informazioni non corrispondenti al vero e ingannare i poliziotti. Per queste ragioni, il SIAP formalizzerà querela per diffamazione nei confronti della Segreteria Nazionale del SAP e di tutti i responsabili della diffusione di tali dichiarazioni. La tutela dei diritti del personale passa dalla serietà e dal rispetto delle leggi, non dalla loro manipolazione.

 Roma, 21 dicembre 2025

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Negli allegati: Il comunicato SIAP e, per completezza di informazione, il comunicato Sap