Pulizia degli stabili in uso agli uffici della Polizia di Stato

Pulizia degli stabili in uso agli uffici della Polizia di Stato

Bergamo, 26 marzo 2012 - Sindacale

I poliziotti sono abituati per la propria storia di abnegazione al servizio dei cittadini e delle istituzioni democratiche del Paese a tollerare condizioni di lavoro che altri mai. Ma ad ogni cosa c’è un limite. L’insalubrità di luoghi come i servizi igienici, gli spogliatoi, le camere di sicurezza, ecc... richiede un intervento per ripristinare condizioni almeno accettabili.
Il Siap è consapevole che le sempre minori risorse economiche a disposizione per i contratti di pulizia e la pessima prassi delle amministrazioni statali di pagare in ritardo i fornitori di servizi producono un alibi per le ditte appaltatrici che finisce per giustificare anche le loro mancanze organizzative. Proprio per questo il Siap propone di rivedere completamente il capitolato di appalto delle pulizie al fine di ridurre il numero delle prestazioni e concentrarle su ciò che è assolutamente necessario. La pulizia delle camerate, per esempio, può essere evitata rientrando tra i doveri del consegnatario di mantenere in buono stato ciò che gli è affidato. La spolveratura degli arredi degli uffici può essere eseguita dai diretti utilizzatori. Così facendo gli addetti alle pulizie potrebbero concentrarsi sui servizi igienici, i luoghi di uso comune, gli spogliatoi, le camere di sicurezza o di ciò che sembra non essere fatto mai come le finestre.
I poliziotti sono consapevoli delle difficoltà economiche che lo Stato sta attraversando e sono disponibili a fare sacrifici anche sotto forma di “attività non previste” ma occorre che ciascuno svolga il proprio compito: la Commissione Protezione Sociale e Benessere è il luogo adatto per un confronto su questo tema ma occorre innanzitutto che le SS.LL. si prendano a cuore il problema.