L\'intervento - Progetto "Mercurio extended"

L'intervento - Progetto "Mercurio extended"

La Segreteria Nazionale già nella riunione tenutasi in data 7 maggio u.s. con il Direttore Centrale della DAC e con il Direttore del Servizio Controllo del Territorio evidenziò le criticità che si stanno rilevando sul territorio in merito alla fase sperimentale del progetto "Mercurio extended". Con la presente siamo a ribadire quanto già lamentato in quella sede e cioè che la collocazione scelta per i dispositivi di rilevazione e/o trasmissione dati, all'interno dell'abitacolo delle autovetture, sta creando situazioni di potenziale rischio e pericolo per gli operatori in servizio. (...)

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Tale delicata situazione ha suggerito un’urgente verifica delle condizioni di sicurezza all'interno delle autovetture interessate, attraverso la richiesta, formalizzata proprio in occasione della richiamata riunione, dell'effettuazione di specifici "crash test" finalizzati ad individuare una migliore collocazione dei dispositivi in argomento.

Occorre tenere conto che, seppur il sistema non sia ancora operativo, i tecnici della ditta appaltatrice hanno già provveduto ad installare all'interno di un congruo numero di automezzi la telecamera, la staffa porta tablet e in qualche circostanza il tablet incluso nel kit, esponendo, tra l’altro inutilmente, gli operatori al rischio summenzionato. Pertanto, in attesa degli interventi di monitoraggio finalizzati a risolvere definitivamente i gravi rischi ai quali sono esposti i pattuglianti in servizio su autovetture già equipaggiate con il sistema ancora non funzionante, con la presente chiediamo che siano diramate precise indicazioni a chi di competenza affinché i dispositivi sinora installati siano rimossi precauzionalmente. In particolare, è necessario evitare che l’attuale posizionamento della staffa porta tablet possa essere proiettata contro gli operatori in caso di esplosione dell’airbag.

Inoltre, si chiede la rimozione precauzionale della telecamera visto che è facilmente riscontrabile che il suo attuale posizionamento riduce il raggio di visibilità a disposizione dell’autista.

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