Sulla testa di 455 ragazze e ragazzi, giovani con una età media inferiore ai 30 anni, pesa una decisione che modifica i criteri contenuti nel concorso bandito il 26 maggio 2017 , una decisione assurda alla luce della “fame” di giovani leve per rimpinguare gli organici falcidiati dalla scellerate misure economiche, assunte negli anni 2008 e 2009 c he hanno causato un sostanziale blocco del turn over per molti anni a seguire. 

Il Siap è sempre stato artefice di grandi battaglie per lo scorrimento di tutte le graduatorie, proprio in virtù della carenza di organico in tutti i ruoli, ed in questo caso si è reso ancor più necessario operare a 360° per sanare quella che è una vera e propria ingiustizia.

Non solo abbiamo quindi intessuto confronti con tutti i soggetti istituzionali, di Governo e di opposizione per cercare una soluzione riparatoria, ma abbiamo sostenuto politicamente, non potendolo fare direttamente per via della potestà individuale, i ricorsi presentati alla Giustizia Amministrativa dagli esclusi dalle prove di accertamento all’idoneità fisica e psico attitudinale e dagli esclusi dall’avvio al corso nonostante l’ammissione, intimata dai giudici, ed il superamento dell’accertamento dell’idoneità finale.

Accogliamo quindi con soddisfazione i pronunciamenti emanati in sede giurisdizionale che respingono l’appello presentato dall’Amministrazione avverso le sentenze del T.A.R. che intima no l’ammissione a sostenere le prove fisiche e psico attitudinali di alcuni ricorrenti

Certi di essere nel giusto, continuiamo a sostenere nei confronti dell Amministrazione le legittime aspettative di questi ragazzi chiedendo che siano avviati al corso gli idonei con riserva e che siano avviati alle prove di accertamento di idoneità fisica e psico attitudinale quelli in attesa

Roma, 16 ottobre 2019