IL SENSO DEL RICORDO

IL SENSO DEL RICORDO

...

A poche ore di distanza morirono anche il giudice Giovanni Falcone e la moglie Fancesca Morvillo. Il giorno della strage era un sabato. È difficile dimenticarlo. Tanti di noi ricordano perfettamente cosa stessero facendo in quelle ore: uno zapping dei canali tv di quegli anni, l’ascolto ozioso della radio, la programmazione festosa per una serata o una pizza con gli amici. A molti anni di distanza, così come pensammo in quel preciso giorno, con quella terribile angoscia che attraversava ognuno di noi, continuiamo a pensare che la legalità e la sicurezza non possano perire per mani assassine. Non possiamo e non dobbiamo abbassare lo sguardo, di fronte a chi propone o utilizza metodi mafiosi e violenza di qualsiasi genere, da quella fisica – terribile e mortale – a quella morale ancor più infida e pericolosa per certi versi. E noi continuiamo a credere che la sicurezza e la legalità debbano essere al primo posto in ogni agenda politica, indipendentemente dal colore e dalle bandiere. Dobbiamo adoperarci affinché le libertà della democrazia che ci consente di vivere nel rispetto della legge e degli altri, così amaramente conquistate, non si disperdano e non muoiano all’alba delle nostre quotidianità. Perché il ricordo non sia solo l’occasione di una vetrina, una passerella o un rigo in più sui social. Perché il ricordo si riappropri del suo senso più profondo e sia di monito al rigore morale che dovrebbe alimentare le coscienze sane e consapevoli del nostro Paese.

= LEGGI E SCARICA L'ALLEGATO SIAPINFORM@ =