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 denuncia da anni all’opinione pubblica e alle istituzioni. A dispetto di qualche solone convinto che i sindacalisti si siano burocratizzati. Noi siamo ogni giorno su tutti i posti di lavori al fianco dei nostri colleghi, lavoriamo anche noi, nei commissariati, o sugli equipaggi delle volanti, siamo tra i componenti delle squadre di op, così come nelle specialità. E registriamo direttamente sulla nostra “pelle” la sofferenza, la fatica ed il sacrificio immenso delle donne e uomini in giacca blu che, stringendo i denti, mandano comunque avanti la macchina della Sicurezza. Nonostante spesso debbano mettere mano al proprio portafoglio, per evadere qualche esigenza pratica dell’ufficio, come comprare una risma di carta per esempio. Mentre le buste paga sono sempre quelle e siamo costretti a ricorrere a sempre più frequenti azioni legali, per cercare di salvaguardare le progressioni di carriera o sbloccare gli insostenibili effetti sui diritti economici dei poliziotti prodotti dagli illegittimi blocchi contrattuali. Perché il senso dello Stato e del dovere è tale da far passare spesso in secondo piano aspettative ed esigenze personali. Perché, per noi, prima del cittadino, del padre, del marito … viene la dignità del lavoro che i poliziotti svolgono.