REPARTI MOBILI: RIORGANIZZAZIONE Esito 1° incontro

REPARTI MOBILI: RIORGANIZZAZIONE Esito 1° incontro

 dal Direttore Centrale delle specialità Prefetto Roberto Sgalla, dal Dir. Sup. Sanna, Direttore dei Reparti Speciali.
L’Amministrazione preliminarmente, nella fase introduttiva dei lavori, ha richiamato l’attenzione sul fatto che il decreto istitutivo dei Reparti Mobili risalga oramai all’anno 1986; il tempo trascorso sino oggi, le mutate condizioni della società e dell’ordine pubblico in generale determinano la necessità di prevedere un nuovo Decreto rispondente al nuovo modo di intendere i Reparti Mobili e che consenta di procedere ad una riorganizzazione interna degli stessi; recuperando importanti risorse per l’impiego nei servizi istituzionali. A questo si dovrà unire una maggiore flessibilità del loro impiego, anche in virtù delle mutate esigenze di impiego stesso.
Nel progetto illustrato gli organici dei Reparti passerebbero dagli attuali 5178 a 5611 complessivi.
Tra le novità maggiori contenute nella bozza si è potuto apprendere che:

  • per la Direzione dei Reparti di Milano e Roma è stato prevista la figura di un Dirigente Superiore. Il SIAP sul punto ha chiesto che la stessa figura Dirigenziale venga prevista per il Reparto Mobile di Napoli che ha lo stesso organico del reparto milanese, sostenuto anche dal fatto che le tre in città in questione appartengano, come Questure, alla stessa fascia. Il SIAP appreso della probabile rivisitazione per i Reparti Mobili, per quello che riguarda le figure Dirigenziali, ha espresso forte riserva, preannunciando sulla questione una nota dettagliata di rivendicazione;
  • la possibilità di effettuare missioni internazionali;
  • un’ulteriore formazione specifica per il personale prevista presso il Centro di Formazione di Nettuno;
  • una diversa articolazione interna dei Reparti;
  • la novità maggiore che l’Amministrazione con il nuovo decreto vorrebbe introdurre riguarda le modalità di impiego dei Reparti. Nello specifico, proprio per rispondere alle mutate esigenze della società e del modello di ordine pubblico, si prevederebbe la possibilità di frazionamento della “squadra” in due unità automontate equipaggiate ed indipendenti. Possibilità di frazionamento già prevista dal decreto del 1986. Ciò permetterebbe al Dirigente del servizio di OP in casi “eccezionali” di poter frazionare la forza a disposizione. In tale situazione, le squadre dovranno rimanere a vista e radio collegate.

Quanto sopra vorrebbe essere applicato anche per le squadre con compiti di osservazione (RISERVE) che potranno essere suddivise in due unità automontate ed essere impiegate in zone limitrofe.
Il SIAP, pur condividendo la necessità di un adeguamento del modello funzionale dei Reparti, ritiene che un progetto di riforma con una tale portata abbia la necessità di un coinvolgimento delle OO.SS. che rappresentano i colleghi al fine di coniugare gli interessi legittimi dell’Amministrazione a quelli, altrettanto legittimi, degli stessi. Per questa ragione ha chiesto preliminarmente che il decreto in questione preveda, nelle parti che riguarderanno le innovazioni citate, limiti precisi che possano evitare libera interpretazione in fase applicativa a danno dei colleghi.
Ritenendo l’argomento di un’importanza fondamentale e valutata l’esigenza di avere copia della bozza di decreto per poter fornire il proprio contributo, il SIAP ha auspicato che l’Amministrazione possa approfondire nei prossimi incontri quanto rappresentato al fine di poter dare un contributo prezioso su un tema di ricaduta generale per i poliziotti.
Roma, 6 febbraio 2019

La Segreteria Nazionale

= LEGGI E SCARICA L'ALLEGATO =