D.L. 78/2010: Decurtazione Stipendiale e del Reddito dei Poliziotti  Mancato pagamento degli Assegni di Funzione - Pronto il Ricorso Gratuito del S.I.A.P. per Tutti i Colleghi

D.L. 78/2010: Decurtazione Stipendiale e del Reddito dei Poliziotti Mancato pagamento degli Assegni di Funzione - Pronto il Ricorso Gratuito del S.I.A.P. per Tutti i Colleghi

Roma, 5 Ottobre 2011 - Sindacale - Tutela Giudiziaria

Cari colleghi e colleghe il S.I.A.P. non si ferma, il sindacato non può restare fermo di fronte ad un danno economico di tale portata, sosteneteci dunque nella battaglia a tutela del nostro lavoro e del reddito per le nostre famiglie. Dopo le molteplici e reiterate manifestazioni di piazza e le tante proteste organizzate a Roma sotto i palazzi del potere, così come sotto la casa del Presidente Berlusconi, ed in tutte le città del paese, proteste intensificate dalla tarda primavera 2010 sino a tutto il 2011, con assoluta trasparenza e coerenza, senza alcun tentennamento da parte nostra. Ciò nonostante, il Governo non ha inteso ascoltare, e ancora oggi siamo al 10° mese dell’anno, e non ha ancora emanato l’ormai tristemente famoso DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri), attraverso il quale è possibile mitigare gli effetti delle norme tagliola varate dall’iniqua manovra dell’estate 2010. In cui grazie alle nostre battaglie in fase di approvazione parlamentare, abbiamo ottenuto un finanziamento una tantum di 80 ml di euro per gli anni 2011 e 2012, al fine di perequare la decurtazione stipendiale. Ma questo sarà possibile solo se il DPCM sarà varato con efficacia annuale, e reiterabile ogni anno sino al 2013. Diversamente se sarà varato con efficacia triennale recupereremo solo il 35% circa o giù di lì, della decurtazione complessiva delle diverse voci stipendiali ed accessorie.

In quest’ultima ipotesi o nel caso il DPCM non venga affatto varato, il S.I.A.P. nazionale ha già dato mandato ai propri legali i quali stanno predisponendo un ricorso in cui si costituiranno in giudizio tutti i nostri Segretari provinciali e regionali, proprio per dare maggiore forza alle nostre legittime istanze di tutela dello stipendio di tutti i poliziotti; considerato che, per il tipo di diritti in gioco e considerate le ragioni per cui si ricorre, se trovassero ristoro in sede giudiziaria, devono essere applicate a tutti, esattamente per le stesse ragioni per cui si ricorre ossia parità di trattamento retributivo a parità di requisiti, anzianità di carriera e funzioni espletate.

Il Governo è stato informato con un apposito telegramma indirizzato al Presidente del Consiglio, e ai Ministri dell’Interno e dell’Economia.
 

Alcune delle motivazioni giuridiche su cui sarà strutturato il ricorso sono molto sinteticamente descritte nel documento nel  primo allegato.

Nel secondo allegato il telegramma inviato al Presidente Berlusconi ed ai Ministri Maroni e Tremonti.

Nel terzo allegato una dichiarazione Ansa dell'On.le Fiano che riprende le nostre posizioni