Lettera Unitaria al Presidente del Consiglio Monti

Lettera Unitaria al Presidente del Consiglio Monti

Roma, 14 Settembre 2012 - Previdenza

In proposito, abbiamo avuto modo di rilevare che:

  • non è precisato chi sarà l’interlocutore (il Ministro, un Sottosegretario, un Dirigente);
  • non sono stati in alcun modo interessati i Ministri e le Amministrazioni responsabili;
  • non sono stati inviati i testi o altri documenti che possono essere valutati in vista dell’incontro.

Siamo dell’opinione che solo un reale e costruttivo confronto che coinvolga tutti i Ministri e le
Amministrazioni interessate possa portare a definire soluzioni effettivamente utili e volte a garantire gli
interessi generali del Paese ed il personale rappresentato. Per poter meglio esercitare la responsabilità che
deve caratterizzare il Governo e le parti sociali nelle decisioni da assumere, occorre una valutazione globale
degli effetti dei vari provvedimenti correttivi della finanza pubblica e di quelli di revisione organizzativa
attualmente in discussione in Parlamento sulla funzionalità delle strutture, sulla capacità di produrre servizi
per i cittadini, sulle prospettive del personale, per comprendere quali sono gli effetti di un intervento sulle
pensioni con riferimento alla funzionalità delle Amministrazioni e alla tutela dei diritti degli operatori.
Un incontro dalle incerte premesse, quale quello che sembra prospettarsi, scollegato dagli elementi
sopraccennati risulta essere parziale e quindi improduttivo, peraltro, appare in contrasto con gli impegni
assunti in Parlamento dal suo Governo, che richiedono non una mera informazione, ma l’apertura di una fase
che, considerando solo l’aspetto pensionistico, risolva nel loro complesso le situazioni sul tappeto, a
cominciare dal mancato avvio della previdenza complementare da ben 16 anni.
Armonizzare senza aver risolto le disfunzioni del passato è profondamente in contrasto con il
principio di equità che il suo Governo ha posto alla base del proprio operato.
Ciò premesso, siamo a richiedere il Suo autorevole intervento affinché si realizzino, nell’interesse
del Paese, le condizioni per il confronto con il Governo e le Amministrazioni coinvolte da tali processi

Roma, 14.9.2012

I Sindacati delle Forze di Polizia e Soccorso Pubblico e i Cocer del Comparto Sicurezza e Difesa.

la lettera è stata ripresa dall'agenzia di stampa ANSA

  • SICUREZZA: SINDACATI PS E COCER CONTRO FORNERO SU PENSIONI 'IL COMPORTAMENTO DEL MINISTRO E'INACCETTABILE,INTERVENGA MONTI' (ANSA) - ROMA, 14 SET - "Il comportamento del ministro Fornero rispetto all'emanazione del regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso alla pensione delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e delle forze armate è inaccettabile per le donne e gli uomini in divisa ed è irriguardoso per il Parlamento". Lo affermano i sindacati di polizia ed i Cocer, che hanno inviato una lettera al premier Mario Monti. "Il Senato - ricordano le organizzazioni - ha approvato un ordine del giorno secondo il quale il ministro, nell'emanare il provvedimento, doveva confrontarsi con i sindacati e le rappresentanze fornendo ogni utile elemento per il confronto con le stesse e rispettando i principi della specificità riconosciuta con apposita legge. Oggi - sottolineano - dopo ben sei mesi, arriva una convocazione senza alcuna informazione e senza alcuna garanzia di confronto. Questo è inaccettabile e pertanto abbiamo richiesto con una lettera urgente l'intervento del presidente Monti, dei ministri interessati e dei segretari dei partiti che hanno presentato e voluto l'approvazione dell'ordine del giorno. Se non ci sarà una risposta concreta e tempestiva rispetto al cronoprogramma indicato unilateralmente dal ministro Fornero - concludono - sarà mobilitazione generale".  (ANSA).


 Il responsabile del Forum Sicurezza del PD sostiene le rivendicazioni espresse in materia previdenziale

  • SICUREZZA: FIANO (PD), SU PREVIDENZA FORNERO RISPETTI PARLAMENTO (AGI) - Roma, 14 set. - "Raramente il parlamento italiano ha espresso unanimita' di vedute come nel caso della tutela del trattamento previdenziale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Appoggiamo quindi lo spirito della lettera che i rappresentanti sindacali e i Cocer di questi comparti hanno inviato oggi ai segretari dei partiti e al primo ministro. Chiederemo anche noi al ministro Fornero formalmente di modificare l'impianto dell'annunciata riunione e di rispettare lo spirito delle decisioni unanimi assunte dal Parlamento". Lo afferma Emanuele Fiano, responsabile Pd Sicurezza