SCONTRI A ROMA

SCONTRI A ROMA

condanniamo i gesti violenti da aprte di tutti ma non etichettiamo nessuno !

 FORSE SIAMO UN PO’ TUTTI “CRETINI” ??

Come purtroppo accade negli ultimi tempi, abbiamo assistito agli scontri di Roma tra “manifestanti” e forze dell’Ordine. Ancora una volta, si scatenano le polemiche sugli scontri e come sempre a farne le spese sono i poliziotti e i cittadini che si trovano coinvolti. Tutti i poliziotti condannano gesti violenti e gratuiti, ma tutti i poliziotti sanno bene che chi è impiegato per questi difficili servizi non dovrebbe permanere per non oltre sei ore per turno. Lo stress correlato da lavoro, un argomento che il Dipartimento della P.S. non vuole affrontare o perlomeno, con notevole ritardo. Con i problemi sociali sempre più evidenti e i servizi di ordine pubblico che aumentano, a fronte dei molteplici impegni, troppi si ritrovano in piazza, a dar manforte ai colleghi dei reparti. Operatori che spesso sono presi dagli uffici. Uomini e donne, che oltre a non essere equipaggianti, devono reinventarsi il lavoro, magari abbandonato da anni. E, a fronte di personale addestrato anche psicologicamente, ad affrontare la piazza, affianchiamo il collega che ha fatto ufficio per tanto tempo. Tutti, Governo compreso, sono colpevoli; colpevoli di aver ridotto i poliziotti in poche unità, di aver colpevolmente fatto alzare l’età anagrafica, colpevoli di sopperire ai problemi sociali con i poliziotti, colpevoli di non averli dotati di strumenti idonei. Poi c’è la nostra legislazione debole, che non tutela i poliziotti e gli espone a queste ridicole critiche fatte a bocce ferme da chi forse la “piazza” non l’ha mai vissuta. In tutti i paesi del mondo il manifestante se “sputa a terra” viene arrestato, in Italia bisogna ferire almeno tre poliziotti e causare danni al patrimonio “forse”. Sicuramente, vanno condannati tutti i gesti di violenza gratuita fatta dai poliziotti, come quello visto in TV ma, le Istituzioni oltre ad avere il dovere di accertare le responsabilità, hanno l’onere di tutelare la categoria e la professionalità. Nessuno è CRETINO, o forse lo siamo tutti ? Ma soprattutto nessuno si deve permettere di utilizzare aggettivi simili, non è giusto, semmai si dovrebbe chiedere, ma da quanto tempo quel collega era in servizio ? È giusto tenere il personale non addestrato per decine di ore alla merce di scontri, lanci di bombe, pietre e sputi ?? Noi vogliamo essere rispettati anche quanto sbagliamo, perche i giudizi sommari non appartengono alla nostra cultura e non li accettiamo se a maggior ragione sono dette dal CAPO. A proposito la correttezza che contraddistingue un poliziotto da altri è la consapevolezza che ha sbagliato e che è giusto pagare, il “Cretino” lo ha fatto, gli illustri no !