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Lo dice
Giuseppe Tiani, segretario generale del sindacato di polizia Siap. "Siamo sempre rispettosi delle sentenze ma siamo altrettanto convinti della legittimità e correttezza dell'operato dei colleghi coinvolti sul caso Shalabayeva - aggiunge il sindacalista - Così come siamo strenui difensori del principio democratico e di giustizia che, sino al terzo grado di sentenze passate in giudicato, deve prevalere sempre il principio di non colpevolezza, e nessuno deve essere considerato colpevole. Ma - aggiunge - siamo anche certi che alla la questione sarà chiarita nei gradi successivi sancendo la completa estraneità dei colleghi agli addebiti contestati in primo grado".