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Non siamo di fronte a una manovra risolutiva. La legge di bilancio resta complessivamente difficile e inizialmente impostata senza una reale attenzione alle condizioni di un comparto sottoposto a una pressione operativa costante, in uno scenario sociale e di ordine pubblico sempre più delicato. Tuttavia, sarebbe scorretto non riconoscere che l’azione sindacale del SIAP, portata avanti in modo coerente, costante e non urlato, ha contribuito a determinare alcuni risultati concreti.
In particolare, attraverso il decreto “Anticipi”, sono state finalmente stanziate risorse per il lavoro straordinario delle Forze di polizia, per un totale di 61 milioni di euro nel 2025, di cui 29,28 milioni destinati alla Polizia di Stato, consentendo di dare copertura a prestazioni già svolte che, fino a poche settimane fa, non trovavano alcuna risposta finanziaria.
Un segnale rilevante riguarda anche la previdenza dedicata, tornata finalmente nell’agenda politica dopo anni di immobilismo: la legge di bilancio prevede infatti uno stanziamento progressivo (20 milioni nel 2026, 40 milioni annui dal 2027 al 2029 e 30 milioni a decorrere dal 2030) destinato a misure compensative sugli effetti pensionistici per il personale del comparto. Non si tratta ancora di una riforma strutturale, ma di un’apertura che il SIAP considera un primo passo.
Sul fronte pensionistico, viene evitato l’incremento automatico di tre mesi dei requisiti, sostituito da un meccanismo di aumento graduale, con la previsione di un DPCM che individuerà specifiche professionalità per le quali l’incremento potrà non trovare applicazione o essere ridotto. Un elemento che va letto con attenzione e prudenza.
Positiva anche l’introduzione di risorse dedicate alla tutela legale, con 10 milioni di euro annui dal 2026 al 2029 per polizze assicurative a copertura della responsabilità civile verso terzi e degli eventi non dolosi occorsi in servizio, di cui 1,9 milioni destinati alla Polizia di Stato.
Il Siap continuerà a muoversi con responsabilità, coerenza e fermezza sulla questione ancora aperta delle risorse per la specificità, ancora insufficienti rispetto alle reali condizioni di lavoro delle donne e degli uomini in divisa.
Roma 23 dicembre 2025
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