Legge di Bilancio 2026: Gravi carenze di risorse per la specificità e aumento dei requisiti pensionistici. Il SIAP interviene con determinazione

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La specificità rappresenta un principio fondamentale: riconosce formalmente le caratteristiche peculiari del lavoro di chi opera nel Comparto Sicurezza, come turnazioni particolarmente gravose, impegni operativi continui, rischi e stress professionale, e garantisce strumenti economici e previdenziali coerenti con questi obblighi. La mancanza di fondi evidenzia ancora una volta una preoccupante sottovalutazione delle esigenze operative del personale in divisa.

Per affrontare questa criticità, il SIAP ha già elaborato una proposta tecnica e mirata, che sarà presentata a breve nelle sedi competenti, volta a individuare risorse specifiche per finanziare concretamente la specificità dei lavoratori della Polizia di Stato, valorizzando il lavoro quotidiano e i sacrifici del personale.

Nel testo della bozza è previsto anche un beneficio fiscale generale, che estende per tutto il 2026 la detassazione degli straordinari, dei festivi e del lavoro notturno, ma solo per i lavoratori con redditi lordi fino a 40.000 euro annui e fino a un massimo di 1.500 euro. Una misura positiva, ma che – per come è formulata – esclude una parte significativa del personale del Comparto Sicurezza, rendendo il beneficio parziale e iniquo rispetto agli impegni operativi sostenuti da tutti i poliziotti.

Accanto a questa criticità economica, la bozza della Legge di Bilancio 2026 prevede anche un aumento dei requisiti pensionistici per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco, tramite gli articoli 42 e 43 della Legge di Bilancio 2026, che introducono tre mesi aggiuntivi rispetto all’adeguamento già previsto per tutti i lavoratori in base all’aspettativa di vita.

In concreto:

  • dal 1° gennaio 2027 il personale dovrà permanere in servizio quattro mesi in più (invece di uno);
  • dal 1° gennaio 2028 l’aumento salirà a sei mesi complessivi (invece dei tre previsti per gli altri lavoratori).

Il SIAP giudica questa misura tecnicamente errata e inaccettabile, perché ignora il quadro ordinamentale speciale previsto dalle leggi di settore, che regolano limiti di età, idoneità fisica e cessazione dal servizio in funzione della natura operativa e dei rischi del servizio di sicurezza pubblica.

Per queste ragioni, il SIAP si impegna da subito a richiedere la modifica degli articoli 42 e 43 della Legge di Bilancio, affinché l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita non determini un ingiusto allungamento della permanenza in servizio per il personale del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico.

In questa battaglia contro le penalizzazioni previdenziali introdotte dalla manovra, il SIAP lotterà con determinazione per blindare i limiti ordinamentali riconosciuti dalla normativa speciale alle donne e agli uomini della Polizia di Stato e delle altre Forze dell’ordine, che non possono essere assimilati alla generalità dei lavoratori per le peculiarità e i rischi connessi al loro servizio.

Il SIAP continuerà a vigilare e a rappresentare nelle sedi politiche e istituzionali la voce dei poliziotti italiani, chiedendo al Governo di aprire immediatamente un confronto con le organizzazioni sindacali prima della discussione parlamentare della Legge di Bilancio, per garantire tutela e valorizzazione concreta del personale del Comparto Sicurezza

 

Roma, 23 ottobre 2025

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seguendo il link da QUI si può leggere la bozza del DDL Bilancio 2026

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