Lettera aperta a tutti gli idonei non vincitori - concorsi per Vice Sovrintendenti

Cari colleghi,
prosegue con costanza e a tutto campo l’impegno del S.I.A.P. per la tutela dei colleghi idonei non vincitori nei concorsi interni. In tempi non sospetti, quando da qualche sindacato vittima della propria noncuranza e cecità di visione, frutto di un lento ma inesorabile declino, fummo tacciati di sciacallaggio sindacale – solo perché sostenevamo e sosteniamo la necessità che si proceda allo scorrimento delle graduatorie degli idonei, necessario, anche per sopperire alle macroscopiche vacanze di organico della qualifica e del ruolo.
La nostra battaglia di apertura di carriera dalla base è antica fa parte del nostro dna, nostro il diritto di primogenitura su questo argomento, quindi, naturale per il S.I.A.P. tutelare tutti i colleghi idonei non vincitori del concorso interno a 108 posti, poi elevati a 291 (ma la medesima argomentazione è fattibile per i concorsi interni successivi) che hanno subito a nostro avviso, oltre la farraginosità del sistema concorsuale – rivelatosi inidoneo – anche una serie impressionante di errori e superficialità burocratiche. Abbiamo ritenuto giusto e necessario, tutelare e venire incontro alle aspettative di progressione di carriera dei colleghi, anche attraverso l’azione legale, la quale è stata orientata con il fine ultimo di ottenere appunto, lo scorrimento delle graduatorie degli idonei non vincitori. I quali, possono contribuire a sopperire anche se solo parzialmente, alle diverse migliaia di vacanze nel ruolo dei sovrintendenti, numeri che l’amministrazione a fatica ci ha fornito, come noto, e questo certamente, non danneggia altri colleghi che vantano, o maturano il diritto a partecipare alla stessa tipologia di concorso, contrariamente a quanto artatamente lasciato credere.
Come ben sapete l’iter procedurale della giustizia amministrativa alla quale ci siamo appellati, ha opposto una insolita formale resistenza che, oggettivamente, è sembrata una forzatura. Secondo il TAR un presunto difetto di notifica rispetto all’indirizzo dei contro interessati, dal loro punto di vista, di fatto, gli ha consentito di evitare la discussione nel merito della problematica da noi eccepita.
Ma non ci siamo arresi, caparbiamente convinti della bontà della nostra rivendicazione, come vi è noto è in via di definizione la presentazione del ricorso al Consiglio di Stato. Siamo profondamente convinti, di essere nel giusto, confortati tra l’altro dal parere di autorevoli esperti e dalla giurisprudenza.
Ed è proprio in questo alveo che si colloca l’azione della buona politica, in più occasioni pungolata e sollecitata dal S.I.A.P. che, attraverso tutti i propri canali di relazione, patrimonio del nostro sindacato, ha segnalato le gravi incongruenze dei concorsi interni, e non solo. In un Paese che soffre di una nefasta congiuntura economica, è impensabile lo sperpero di denaro pubblico per indire nuovi concorsi anche in quei casi ove esiste una graduatoria di idonei, i quali hanno regolarmente superato una prova concorsuale.
In questo quadro, sinteticamente tracciato, si muove l’iniziativa bipartisan in Parlamento concretizzatasi nei progetti di legge AC 4116 a firma dell’On. Cesare Damiano già Ministro del Lavoro dell’On. Pietro Fassino ed altri del PD, e l’A.C. 4366 dell’On. Giuliano Cazzola esperto di diritto del lavoro e sindacale ed altri del PDL, ma anche quelle di altri gruppi. Il S.I.A.P. sensibile e attento alle istanze della base, ha ritenuto di approfondire, avendo letto nelle intenzioni dei relatori delle proposte di legge dei due diversi schieramenti politici ma, nella sostanza, omologhe, la volontà di intervenire sulla razionalizzazione la spesa pubblica, anche attraverso il superamento del blocco del turn over per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata (assunzione) dei vincitori e degli idonei nei concorsi indetti dalle stesse, che ad oggi risultano sospese, ivi comprese le Forze di Polizia. È appunto una volontà trasversale, acclarata tra l’altro da una chiara ed inequivocabile disposizione della Funzione Pubblica, la quale con la nota del 22/06/2011 ha disposto la rilevazione ed il monitoraggio di tutte le amministrazioni, in merito alle graduatorie concorsuali vigenti ed il numero dei vincitori e/o idonei, per fornire ogni elemento utile alla XI° Commissione della Camera dei Deputati che “ … sta approfondendo la tematica dell’utilizzo delle graduatorie concorsuali da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Per parte nostra, abbiamo già chiesto di essere formalmente auditi dalla Commissione in parola, oltre che dal Gruppo di Lavoro Ristretto incaricato, per meglio approfondire la tematica e sostenere le nostre e le vostre ragioni. Superfluo sottolineare quanto stia a cuore a tutte le segreterie del S.I.A.P. a tutti i livelli continuare a sostenere le tesi che, oggi trova ampio eco anche a livello politico parlamentare, contrariamente da quello che hanno pensato e pensano altre sigle sindacali. Il nostro Segretario Generale ha già contattato, ottenendo ampia e condivisa disponibilità per un confronto (siamo in attesa della data) l’on.le Cesare Damiano relatore del progetto di legge 4116, a cui parteciperà il presidente del Forum Sicurezza del PD on.le Emanuele Fiano che segue le nostre problematiche, sarà cura della Segreteria Nazionale consentire la partecipazione di una congrua delegazione di colleghi idonei non vincitori, la cui composizione sarà selezionata per il tramite delle nostre Segreterie Provinciali e Regionali, tenendo presente le diverse aree geografiche di provenienza, e resa pubblica sul nostro sito www.siap-polizia.org per meglio ampliare la circolarità delle notizie e la trasparenza dell’azione. Inoltre ci siamo già attivati per entrare in contatto anche l’on.le Cazzola, estensore del progetto di legge 4366, e fissare lo stesso tipo di incontro se ci offrirà la sua disponibilità.
Alla luce del nostro concreto e trasparente impegno, chiediamo senza alcuna remora a tutti i colleghi che vivono il problema di sostenere l’azione del S.I.A.P. concretamente, non deve e non può essere, solo la nostra solitaria battaglia, la quale può essere vinta, ma serve il contributo e il sostegno di tutti e non solo di alcuni, il consenso e non solo la ragione fa la differenza in questi casi. Seguitiamo a non comprendere l’indifferenza di quanti, tra i noti sindacati, ci hanno osteggiato opponendo veti e critiche, tanto fumose ed astiose quanto prive di fondamento, considerato che, la loro posizione contrasta con la richiesta di legittima tutela invocata non solo dai colleghi, ma con la realtà politico/istituzionale del Paese, come i fatti, documenti ufficiali alla mano stanno dimostrando.
Se mille miglia cominciano con un passo, noi cerchiamo di non rimanere indietro nella tutela dei poliziotti iscritti e non, come la nostra coerente azione dimostra.

La Segreteria Nazionale
 

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