Scorrimento delle graduatorie: criticità strutturali e proposte di miglioramento su scorrimenti, concorsi interni e ruoli intermedi

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Proprio le passate decisioni connesse al blocco del turn over e all’irrazionale conseguenza dell’interruzione dei concorsi interni, collegandolo allo studio dell’età media nei vari ruoli della Polizia di Stato, avevano fatto individuare al SIAP, fin dalle prime ore, delle forti criticità che, in difetto di appropriati interventi avrebbero causato un’oggettiva crisi della funzionalità dell’amministrazione. Nel tempo, la situazione appena descritta, ha prodotto una continua diminuzione dei ruoli dei Sovrintendenti e degli Ispettori.

La proposta formativa attuale degli Istituti d’Istruzione della Polizia di Stato, malgrado gli forzi rilevanti dell’Amministrazione e del Governo nel recuperare le risorse economiche per nuove assunzioni, non riescono a pareggiare i copiosi pensionamenti del personale.

Ecco perché nel tempo il SIAP ha rivendicato le azioni politiche attraverso le quali è stato conquistato il Riordino delle Carriere, che avrebbe dovuto rendere moderno il sistema ordinamentale. Purtroppo gli effetti con avanzamenti economici e di ruolo, di cui hanno beneficiato gran parte del personale, non sono stati però totalmente capitalizzati. Le cause di tale situazione sono molteplici, e così pure i livelli delle responsabilità.

Di certo a essere maggiormente nuociuto è stato il Ruolo degli Ispettori, che sconta da un lato la lentezza delle procedure concorsuali, dovuta a difficoltà che potrebbero sicuramente essere attenuate, e dall’altro l’insormontabile riserva del 50% dei posti disponibili destinati ai concorsi pubblici. Per il SIAP è insufficiente la pianta organica del ruolo degli ispettori fissata a pieno regime a circa 24 mila unità dal 2027, ivi compresa la qualifica apicale di Sostituto Commissario. L’attuale vulnus organico degli ispettori si attesta a circa 10 mila unità, dimostrazione che i concorsi effettuati riservati agli interni hanno ridotto solo in minima parte il grave vuoto di organico nel ruolo di raccordo tra la mansione dirigenziale e quell’esecutivo funzionale.

A tale proposito il SIAP ha sempre sostenuto che la previsione organica degli Ispettori non possa essere inferiore a 30.000 unità, fondamentale per il funzionamento dell’organizzazione degli uffici di polizia, che a oggi sono in estrema sofferenza, tant’è che detta funzione è svolta da qualifiche inferiori che dovrebbero essere destinate ad altri impieghi. Lo stesso dicasi per il ruolo dei sovrintendenti. Non è pensabile, come accade in alcune realtà, che l’ufficio denunce sia retto da volenterosi Assistenti della Polizia di Stato.

Ecco perché il SIAP ha chiesto un correttivo tecnico utile ad una pianificazione che agevoli una conseguenziale progressione di carriera degli agenti nel ruolo dei sovrintendenti e dei sovrintendenti nel ruolo ispettori.

Ci attendiamo dall’Amministrazione, che non dovrebbe far altro che esercitare le prerogative che le sono proprie, che predisponga una serie d’interventi, anche normativi se necessari, per tagliare le corde che legano il ripianamento del ruolo degli Ispettori e le lungaggini per raggiungere le qualifiche apicali che, peraltro dovranno essere ampliate riguardo alla platea che vi aspira. Un complesso articolato che rappresenta quello che può essere definito come un nuovo correttivo tecnico al riordino, mirato anche alla revisione del ruolo degli ispettori, sia quanto alle procedure di accesso sia quanto alla riduzione delle procedure di progressione nelle rispettive qualifiche intermedie.
In quest’ottica, essendo la mancanza strutturale dell’organico il punto più dolente da risolvere, non potrà che essere data priorità a tutte le misure mirate a incrementarlo.

Il primo passo da compiere in questa direzione non può che essere l’estensione della graduatoria a tutti gli idonei del concorso a Vice Ispettore per interni, e la previsione di altri concorsi interni per almeno il 50% della vacanza di organico che si registrerà al momento del correttivo tecnico. Senza peraltro intaccare l’emissione di bandi esterni che potranno essere programmati annualmente per un numero congruo in connessione della capacità recettiva del nostro sistema di formazione. Solo così si potrà valorizzare la posizione degli appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti, e dell’aspirazione degli agenti e assistenti.

Tra l’altro tutti gli interlocutori istituzionali, anche con incontri bilaterali con il SIAP, hanno convenuto della ragionevolezza delle nostre preoccupazioni, assumendo consapevolezza della necessità di invertire la rotta verso quella che sarebbe, a oggi, una devastante deriva.
Nell’immediatezza, per non disperdere inutilmente sforzi organizzativi e l’opportunità di arricchire gli organici degli ispettori, occorrerebbe agire sia per lo scorrimento degli idonei del concorso rispettivamente per 411 e 959 ispettori sia per comporre una progressione in carriera, per anzianità e titoli, con merito comparativo, che si concluda in un tempo ragionevole nella qualifica di Commissario Capo. Una necessità che dovrebbe premiare anche il ruolo degli agenti e assistenti, in modo da rendere fluido la logica dei vasi comunicanti.

L’intenzione di seguire questa strada l’abbiamo letta anche politicamente quando al Senato, in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto legge n.202, del 27 dicembre 2024, è stato premesso che i posti disponibili per i candidati idonei del ruolo ispettori, ferma restando l’applicazione della lettera c-quinquies dell’articolo 2 comma 1 del decreto legislativo del 29 maggio 2017, n.95, secondo cui in caso di vincitori di singole procedure concorsuali, s’intendono corrispondentemente ampliati per i candidati risultati idonei nella stessa procedura, al fine di ridurre le carenze organiche del ruolo d’ispettore. Inoltre è stato chiesto l’impegno del Governo a valutare l’opportunità di ampliare i posti per i candidati idonei, nonché di prorogare la graduatoria interna per almeno fino al 31 dicembre 2026 proprio al fine, secondo noi, di trovare la strada opportuna per lo scorrimento.

Pertanto viste le criticità, qui rappresentate, intorno alle quali contiamo sia possibile dedicare quanto prima un’approfondita meditazione e conoscendo la Sua altissima sensibilità, e l’enorme impegno che quotidianamente profonde per fronteggiare la carenza d’organico che investe la Polizia di Stato, siamo certi che saprà, anche in questa circostanza, adottare tutte le iniziative doverose per non disperdere le professionalità dei partecipanti.

Distinti saluti.

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