CRITICITÀ 19° CORSO V. ISPETTORI - VERTENZA

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Tramite la nota n. 0020299 del 29 settembre 2025, abbiamo appreso dell’annullamento della prova d’esame in Diritto Amministrativo, oggetto delle doglianze.

I motivi di tale decisione sarebbero connessi a un presunto erroneo invio al Mesiv, struttura di supporto dell’Università che provvede alla predisposizione randomizzata dei questionari, di un file contenente i medesimi questionari somministrati lo scorso anno a un altro corso per Vice Ispettori.

Oggettivamente la questione ci lascia perplessi, anche riguardo a delle incongruenze, che, alla luce delle informazioni affiorate, non sembrerebbe corrispondere alla precisa realtà dei fatti e solleverebbero dubbi sull’utilità della decisione presa.

Tuttavia, da quanto risulta, il test somministrato non era una copia pedissequa, che potrebbe definirsi esatta, di quello dell’anno precedente, il che escluderebbe l’idea di un genuino errore materiale e suggerirebbe l’idea, che sia stata operata una chiara scelta nella preparazione della prova. D’altronde, al contrario, se considerassimo valida la tesi delle uguaglianze delle domande, saremo costretti a ribattere che non esisterebbe una norma che vieterebbe, eventualmente, la somministrazione di una prova con domande già utilizzate per un analogo percorso. In tal direzione anche il Consiglio di Stato con sentenza n.1783 del 20 marzo 2018 nella parte dell’esercizio del potere di annullamento, in cui si ancora nell’ambito applicativo della norma dall’articolo 21 della legge 241/1990 e successive modifiche, facendo riferimento, secondo la nostra lettura, all’esclusione dell’esistenza di una mera illegittimità per l’annullamento di una prova, perché non sarebbe questa una ragione sufficiente, occorrendo, per siffatta decisione, l’interesse pubblico, che tra l’altro non si rileverebbe dalla comunicazione inviata.

Dunque, l’anomalia non sarebbe stata riscontrata all’inizio della prova bensì durante, tesi corroborata anche dal fatto che qualcuno avrebbe assunto la decisione di aumentare il numero di operatori di vigilanza in ciascun’aula. Una scelta che appare in contrasto con l’idea di un errore già accertato, poiché, diversamente si sarebbe dovuto annullare immediatamente la prova d’esame, ancor prima della somministrazione delle domande.

Il SIAP alla luce di quanto accaduto esprime una fondata preoccupazione per l’impatto che questa situazione sta avendo sul personale corsista, i quali hanno affrontato l’esame con professionalità e responsabilità, ciononostante rischiano di subire delle penalizzazioni ingiuste, ragioni per cui il SIAP chiede la revoca del provvedimento che ha annullato la prova. Qualora trovasse accoglimento la nostra tesi, inoltre, si reclama anche il riconoscimento dei crediti formativi per chi ha regolarmente sostenuto l’esame il 25 settembre.

Sicuri di un’attenta e approfondita valutazione dell’incresciosa questione si resta in attesa di una risposta, eventualmente anche concertando un incontro la Segreteria Nazionale del SIAP.

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