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Come noto, la normativa introdotta dall’Art. 1, commi 81 e 83, della Legge di Bilancio 2025, pone rilevanti dubbi interpretativi circa la sua estensione al comparto pubblico, con particolare riferimento alla tipologia di rimborsi soggetti a imposizione fiscale e alle modalità di pagamento delle spese sostenute durante le missioni di servizio.
La stessa circolare ministeriale sottolinea la necessità di acquisire un parere ufficiale dall’Agenzia delle Entrate per definire con precisione l’ambito di applicazione della norma, evidenziando che l’attuale quadro interpretativo lascia spazio a significative disparità di trattamento tra il personale, oltre a potenziali disomogeneità applicative tra le diverse amministrazioni.
Alla luce di tale incertezza normativa, si rappresenta la necessità di un intervento del Dipartimento finalizzato a valutare l’opportunità di sospendere temporaneamente l’applicazione della circolare in argomento, limitatamente agli aspetti connessi alla nuova disciplina fiscale, in attesa che l’Agenzia delle Entrate fornisca i chiarimenti richiesti.
Si ritiene inoltre indispensabile che si valutino al più presto soluzioni operative finalizzate a:
- L’adozione di strumenti di pagamento tracciabili, come carte prepagate aziendali, per tutti i dipendenti inviati in missione.
- L’armonizzazione delle procedure per la gestione degli anticipi missione su tutto il territorio nazionale.
- L’introduzione di deroghe temporanee per le missioni svolte in contesti operativi o internazionali dove l’utilizzo di pagamenti elettronici risulti oggettivamente difficoltoso.
Certi di un’attenta valutazione della presente richiesta, si resta in attesa di un urgente riscontro, nella consapevolezza che l’adozione di soluzioni tempestive e uniformi risulti fondamentale per evitare penalizzazioni economiche al personale della Polizia di Stato, impegnato quotidianamente in attività di servizio sul territorio nazionale e all’estero.
Distinti saluti.
La Segreteria Nazionale
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