La vertenza del SIAP per il diritto dei sospesi all’assegno alimentare

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 La recente introduzione dell’obbligo vaccinale per le Forze dell’ordine, arrivata quando il personale della Polizia di Stato aveva comunque dato una importante adesione volontaria al vaccino, ha ulteriormente alimentato un dibattito purtroppo troppo spesso condizionato da posizioni strumentali messe in campo da soggetti “travisati” da sindacalisti, ma che in realtà cercano di approfittare indegnamente dei dubbi e delle paure di coloro che ad oggi non hanno ancora deciso di farsi vaccinare, malgrado l’obbligo.

Abbiamo sempre sostenuto che la tutela della salute dei poliziotti dal rischio covid19, oltre ad essere una priorità sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro, sia una necessità fondamentale per garantire la funzionalità e l’efficacia degli organici, di per sé già carenti della Polizia di Stato e in questo delicatissimo contesto storico va riconosciuto l'impegno profuso dal personale che adeguandosi alle indicazioni scientifico-sanitarie continua a garantire con professionalità i servizi essenziali della Polizia di Stato.

Premesso quanto sopra, la nostra organizzazione sindacale, che affonda le proprie radici nei valori fondanti dei diritti conquistati nel tempo dal mondo del lavoro, ha ritenuto necessario non restare fermi di fronte all'evidente incongruenza che emerge, in particolare nella nostra categoria, rispetto all'introduzione del totale blocco della retribuzione nei confronti dei dipendenti che, non ottemperando all'obbligo vaccinale, sono e saranno sospesi dal servizio.

Non è possibile restare indifferenti di fronte al fatto che, mentre ad un poliziotto sospeso disciplinarmente e/o cautelarmente dal servizio per motivi connessi a gravissimi procedimenti penali viene comunque garantito il cosiddetto “assegno alimentare”, tale minima garanzia di sussistenza familiare, prevista tra l'altro dall'art.82 del DPR 10.1.1957, nr.3, non venga invece riconosciuta al poliziotto che non ottempera all'obbligo vaccinale. 

Pertanto il SIAP ha provveduto a sensibilizzare i Ministri competenti in materia per il Comparto Sicurezza e Difesa, i Presidenti di tutti i gruppi parlamentari dei partiti, i movimenti politici ed i Segretari di partito.

Il SIAP, infine, promuoverà uno specifico ricorso finalizzato al riconoscimento della predetta  minima garanzia di sostentamento, di natura assistenziale e non retributiva, che sarà veicolato attraverso le proprie strutture territoriali, se in sede di conversione in legge non verrà emendato l’art. 4-ter del D.L. 172/2021 con esplicito inserimento della seguente locuzione: “fatta eccezione per l'assegno alimentare di cui all'articolo 82 del DPR 3/1957 e ciò al fine di chiarire, oltre ogni ragionevole dubbio, la concessione dell’assegno alimentare per i colleghi sospesi dal servizio e di scongiurare  un problema sociale per mancanza di risorse al sostentamento in favore dei colleghi e delle rispettive famiglie nonché per le situazioni monoparentali.

Roma, 30 dicembre 2021

= LEGGI E SCARICA GLI ALLEGATI: IL COMUNICATO E LA NOTA INVIATA AI MINISTRI COMPETENTI =

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