SIAP - Anfp incontrano l'A.N.M.

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 L’iniziativa nasce su iniziativa e volontà del Siap  a seguito delle polemiche suscitate dall’iscrizione nel registro degli indagati dei colleghi intervenuti nel conflitto a fuoco in cui è rimasto ucciso l’assassino del brigadiere dei Carabinieri Carlo Legrottaglie. Vicenda che, insieme al caso Ramy, ha evidenziato crescenti difficoltà nel riconoscere pienamente la legittimità delle condotte di chi opera per garantire la sicurezza pubblica e urbana. Poliziotti e Magistrati lavorano da sempre fianco a fianco e devono continuare a farlo senza alcuna riserva. Considerando  che le funzioni dei poliziotti sono necessarie e serventi a due poteri dello Stato, alla magistratura quando operano come Ufficiali e Agenti di PG, diversamente da quando espletano i poteri di Ufficiali e Agenti di PS il cui massimo esponente in qualità di Autorità nazionale di PS è il Ministro dell’Interno. 
L’incontro sarà l’occasione per riaffermare, in un confronto franco e costruttivo con i rappresentanti dell’ANM, l’urgenza di trovare un giusto equilibrio tra l’adempimento del dovere, l’uso legittimo delle armi e l’accertamento di eventuali responsabilità penali, senza pregiudizi e con il necessario rispetto e comprensione per le condizioni operative nelle quali agiscono le Forze di Polizia.
Il SIAP continuerà a farsi carico con determinazione della tutela giuridica, professionale e istituzionale dei colleghi, promuovendo un dialogo costruttivo anche nei contesti più delicati.
La Segreteria Nazionale Siap

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