FARE MEMORIA INSIEME - ESSERCI E' UN DOVERE

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 Sangue innocente, sparso da una esplosione devastante, urla ancora e sempre più forte da via D'Amelio.
Abbiamo formalizzato al Questore di Palermo regolare richiesta di manifestazione. Abbiamo mandato una lettera aperta a tutti i poliziotti.
Cinque di noi, assieme al Dottore Borsellino (lo chiamavano così) hanno varcato le porte dell'eternità in un istante solo: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Si chiamavano così, si chiamano ancora così.
Sono entrati nell'immortalità attraverso il ricordo imperituro che é rimasto nel cuore e nell'animo di tutti i poliziotti.
Non erano semplicemente "la scorta", come a voler racchiudere cinque universi in una dicitura senza profondità di storie: cinque vite spezzate. Cinque strappi, cinque esistenze in frantumi. Cinque famiglie devastate, mogli vedove, figli orfani…
Erano, sono e saranno sempre i nostri eroi.
La sentenza del “Borsellino Quater” che campeggia nella nostra locandina e nelle nostre maglie, lancia forti speranze che la verità vedrà la luce!
Per loro, per tutto questo e per tutto quello che verrà, il prossimo 17 luglio 2018, ci ritroveremo a P.za Magione per il “4° Torneo la legalità scende in campo, il 18 LUGLIO, alle ore 10:30 deporremo un mazzo di fiori, segno di vita e speranza, assieme ad una rappresentanza di ragazzi del mondo dell’associazionismo antimafia (Agende Rosse, 100% in movimento, Antimafia 2000 etc.) e ai familiari delle vittime, presso la lapide del Reparto Scorte di Palermo. L’indomani, anche quest'anno, ci ritroveremo in via D'Amelio, per “fare memoria insieme”. IL 19 LUGLIO IL SIAP SARÀ LI’, davanti a quell'albero che odora di libertà e speranza. Ci siamo rivolti a tutti i poliziotti perché tutti portiamo cucita sulla pelle la stessa divisa di quei martiri laici, perché nelle vene di tutti scorre il sangue che reclama verità e giustizia per quei cinque ragazzi, per quei cinque sogni spezzati.
Non importa la qualifica, il ruolo, il grado le varie appartenenze, ci importa solo che quel giorno stiamo insieme, perché oltre il ricordo, ciò che conta veramente é fare memoria e la memoria, quando é sana, unisce e non divide.
Ci stringeremo attorno alla società civile di cui siamo fieramente parte, un abbraccio ideale vedrà poliziotti e cittadini diventare una cosa sola nella memoria comune, perché se c'è uno scellerato evento che proprio non possiamo permetterci, quello é che quel sangue possa essere stato versato invano.. non ci stiamo e non ci staremo, né ora, né mai!
IL 17, 18 E 19 LUGLIO, ESSERCI É E SARÀ UN DOVERE DI TUTTI!

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