Il Siap-Anfp chiedono maggiori tutele per gli appartenenti alla Polizia di Stato

Il Segretario Generale SIAP, Giuseppe Tiani e il Segretario Nazionale ANFP Enzo Marco Letizia, dopo la comunicazione da parte della Segreteria della V Commissione bilancio della Camera dei Deputati, dell”impossibilità di audire il SIAP-ANFP in merito all”esame del disegno di legge sul Bilancio di previsione dello Stato per l”anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, hanno ottemperato alla richiesta -formulata dalla stessa segreteria- di un contributo scritto. 

Tale contributo, contenente osservazioni e proposte, è stato inviato anche al Senato della Repubblica, ma anche qui i Sindacati maggioritari della Polizia di Stato, non sono riusciti a ottenere udienza.

Di seguito riportiamo i punti salienti delle osservazioni e proposte, che afferiscono, in primo luogo, alle misure finanziarie necessarie per poter svolgere il proprio lavoro e le esigenze del personale impegnato nella tutela della sicurezza dei cittadini e nel mantenimento dell”ordine pubblico, beni -questi- entrambi di valore costituzionale.

Dunque innanzitutto si affronta il tema delle retribuzioni, chiedendo  «misure per sopperire e/o attenuare lo spread del differenziale inflattivo che impatta negativamente sugli stipendi, ad integrazione delle retribuzioni fissate per i poliziotti e gli operatori dei Comparti Sicurezza e Difesa, con la sottoscrizione del CCNL, firmato nel dicembre 2021, come noto carente dei trattamenti previsti per la retribuzione accessoria in  quanto, la specificità (lavoro notturno, turni rotativi h24, festività, ordine pubblico per impieghi straordinari per il contrasto e gestione dell”immigrazione clandestina ecc…) non venne finanziata dagli esercizi finanziari del 2020 e del 2021».

In secondo luogo, i sindacati maggioritari degli appartenenti alle Forze dell”Ordine, affrontano il tema spinoso delle tutele professionali, sia quella della sanità, nei cui riguardi «si ritiene indifferibile una misura non inferiore ai 25 .000.000 ml di euro per tutto il Comparto» per tutelare gli operatori delle forze di polizia dai rischi per la salute, che quella legale, dacchè «il personale è sempre più esposto a forme di linciaggio mediatico ed esposti che attivano procedimenti legali di vario tipo e natura, al di là delle oggettive responsabilità…per la quale si ritiene necessario e si chiede un finanziamento non inferiore ai 15.000.000 ml di euro per tutto il Comparto».

Si passa poi ad affrontare il tema delle assunzioni straordinarie di personale , sottolineando come la «gravissima situazione degli organici, richiede…di adattare ed integrare la logistica preposta al sistema formativo che va finanziato con misure ad hoc, attraverso l”adozione di un vero e proprio piano finalizzato alla formazione…la grave crisi degli organici, impatta soprattutto sul ruolo degli ispettori e sostituti commissari….ove il rischio concreto è che venga meno l”essenziale componente che funge da catena di trasmissione tra le direttive del vertice e chi è deputato a darne esecuzione, così come per le indagini, che richiedono la qualificata applicazione degli Ufficiali di PG».

«A tal fine –prosegue il comunicato- indichiamo due interventi normativi che possono offrire una prima risposta a fronte di una contenuta esposizione di spesa: in primis lo scorrimento di tutte le graduatorie dei concorsi interni in atto o conclusi, compreso quello per Vice Commissario riservato alla qualifica apicale del ruolo degli ispettori; in secundis, il conferimento con atto normativo ad hoc, al Ministro dell”Interno e/o Capo della Polizia Direttore generale della Pubblica Sicurezza, del potere di semplificazione delle procedure dei concorsi interni ivi compresi quelli in atto, ove lo richiedano situazioni emergenziali».

Perché la cultura del dovere degli appartenenti alle forze di Polizia, non può essere disgiunta dalla cultura dei diritti e delle tutele del personale stesso.

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