Carenza di organico alla Polaria di Orio al Serio

Carenza di organico alla Polaria di Orio al Serio

Bergamo, 02/05/2012 - Lettera al Ministro dell'Interno

Ciò nonostante l’organico dell’Ufficio di Polizia di Frontiera è rimasto praticamente lo stesso che c’era all’inizio degli anni 2000 quando i passeggeri erano poco più di un milione l’anno mentre per quest’anno ne sono stimati nove. L’Ufficio di Orio al Serio gestisce con meno di 90 unità la stessa quantità di passeggeri che negli altri due scali è affrontata rispettivamente con 150 e 120 effettivi.
L’inferiore disponibilità di personale non è però giustificata da un inferiore carico di lavoro. Anzi, in questo caso è vero proprio il contrario. Infatti, se in linea generale l’avere il medesimo traffico passeggeri non significa affatto avere lo stesso carico di lavoro, l’aeroporto di Orio al Serio assomma numerose caratteristiche che lo rendono più bisognoso di risorse di quanto non ne necessitino i due con cui è confrontato. In primo luogo la proporzione di passeggeri internazionali sul totale, soprattutto di quelli che hanno destinazione/provenienza extra-Schengen, che è molto alta. In secondo l’esclusiva presenza di compagnie cosiddette “low-cost”.
Lo scalo di Orio al Serio per la tipologia dei vettori che vi fanno base e delle destinazioni raggiunte (Nord Africa, Balcani ed Est Europa, Isole Britanniche e Nord Europa) si presta ad essere impiegato come porta d’ingresso o di transito per i fenomeni di immigrazione clandestina. Le statistiche concernenti i sequestri di documenti falsi e i respingimenti, passivi e attivi, nonché le riammissioni attive (in particolare con la Grecia), confermano largamente questa affermazione (nel 2011: oltre mille reati denunciati, circa 400 persone denunciate, quasi 200 respinte). Ad aggravare la situazione si aggiunge poi la tipologia del traffico: i vettori low cost garantiscono un servizio inferiore alla clientela in termini di assistenza in caso di cancellazioni o ritardi con la conseguenza che ciò che a Linate è classificato come un banale contrattempo a Orio al Serio diventa molto spesso un problema di ordine pubblico.
Un eventuale confronto con altri scali dove la componente di traffico internazionale è quasi assente o dove comunque rappresenta una porzione modesta del totale metterebbe in risalto ancor di più l’incongruente distribuzione del personale tra gli aeroporti italiani ma per questa Organizzazione Sindacale un esercizio di tal genere rappresenterebbe una ripetizione che Le evitiamo giacché il dossier trasmesso nel 2006 in favore del Suo illustre predecessore produsse risultati del tutto insoddisfacenti, per non dire scoraggianti.
È ampiamente noto che l’organico complessivo della Polizia di Stato si sta riducendo da diversi anni e che praticamente ogni ufficio lamenta carenze d’organico. Ma per chi conosce le dinamiche distributive del personale all’interno del Dipartimento della P.S. sa bene che non tutte le lamentele sono giustificate. E siamo convinti che quella riguardante la Polaria di Orio al Serio è certamente tra quelle più motivate. Per questa ragione siamo convinti che i colleghi stiano facendo davvero moltissimo in condizioni operative estremamente disagevoli. Per questo crediamo che nonostante tutto i risultati che sono stati capaci di raggiungere siano estremamente lusinghieri come l’ultima ispezione ministeriale che si è appena conclusa avrà certamente avuto modo di rilevare. Proprio per questo ci permettiamo di perorare nuovamente la loro causa e Le chiediamo di intervenire, all’interno del più ampio processo di razionalizzazione della spesa pubblica affrontato dal Governo di cui Ella è un esponente così autorevole, per favorire una movimentazione di personale che tenga conto di quanto sia difficile sostenere un carico di lavoro così elevato per così tanto tempo.
Una riorganizzazione delle Amministrazioni del Comparto Sicurezza è nel novero delle cose che sarebbe necessario fare per il bene del Paese. I poliziotti in servizio alla Polaria di Orio al Serio ne sono consapevoli e forse proprio per questo già da molto tempo fanno tanto nonostante siano pochi. Sanno però che un incremento di personale si può fare anche senza attendere che il Governo metta mano a tutto il comparto.
Con profonda stima si porgono deferenti saluti,