(ANSA) - CAGLIARI, 11 AGO - Si è spostata la protesta dei profughi eritrei che da giorni stazionano in piazza Matteotti o davanti ai cancelli d'ingresso del porto di Cagliari, chiedendo di poter lasciare la Sardegna. I circa 200, che hanno dormito in piazza e nella zona del porto, questa mattina si sono spostati davanti al municipio, a pochi metri da dove hanno trascorso la notte, e a voce e con cartelli chiedono di poter lasciare la Sardegna. La situazione è sotto costante controllo da parte della polizia. Al momento i migranti non possono lasciare l'isola per mancanza di posti sui traghetti, ma anche perché molti di loro sono senza soldi per comprare i biglietti e senza i documenti necessari. SIAP, SERVE RINFORZO AGENTI - "O il Ministero dell'Interno trasferisce sull'isola solo migranti che intendono permanere o inviano rinforzi agli organici per gestire i continui presidi ed occupazioni che oramai sono quotidiani. Non si può continuare a gestire le 'emergenze' contando solo sul sacrificio del personale". Lo sostiene Sebastiano Sannia, segretario regionale del sindacato di polizia Siap, intervenendo sulla questione migranti e in particolare sui profughi che negli ultimi giorni stazionano in piazza Matteotti a Cagliari, per poi spostarsi davanti ai cancelli degli ingressi dei traghetti, chiedendo di poter lasciare la Sardegna. "Preoccupa noi del Siap la totale noncuranza delle segnalazioni del sindacato, rispetto ai rischi reali che le proteste dei migranti comportano per l'ordine pubblico - evidenzia ancora Sannia - Le proteste, ultima quella attualmente in atto al porto, devono essere gestite e monitorate dal personale in forza alla questura di Cagliari con oltre 200 unità in meno".