ALGHERO. La sede del commissariato della polizia di stato ha solo quattro anni di vita, ma risente della mancanza di un programma di manutenzioni. Al punto da spingere il segretario provinciale del sindacato Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) Angelo Chessa a scrivere al ministro dell’Interno, alle segreterie regionale e nazionale del Siap, al prefetto e a questore di Sassari. Non manca, ovviamente, un passaggio sulla carenza di personale: la pianta organica è di quarantuno unità ma «solo sulla carta poiché fra malattie e congedi vari, in servizio sono molti di meno» scrive Angelo Chessa. E questo nonostante il commissariato debba far fronte a una popolazione di 41 mila residenti, che in estate viene quasi triplicata, ai quali bisogna aggiungere gli studenti della facoltà di Architettura. Senza scordare, infine, il parco autovetture «a dir poco inadeguato e vetusto» tanto che in commissariato c’è una sola volante che gira costantemente, tutti i giorni, per 24 ore al giorno. Il commissariato. Ma nel mirino del segretario del Siap c’è il nuovo stabile, che mostra «numerose defezioni, dovute alla scarsa manutenzione e alla carenza di risorse. Si è ancora in attesa di vari collaudi, come quello dell’impianto elettrico o delle manichette antincendio». Ma, sempre secondo Angelo Chessa, si rasenta l’assurdi quando non si riescono a sostituire le lampade per l’illuminazione esterna e interna, lampade che «illuminavano l’atrio e l’ampia scalinata esterna, oggi tristemente al buio nelle ore serali e notturne». E non va meglio neppure all’interno del commissariato, dove «vi sono solo poche plafoniere funzionanti e i colleghi devono utilizzare le pile per poter vedere e accedere ai vari uffici». E di fronte alle richieste di intervento «l’Ufficio Logistico risponde che non ha i soldi per poter acquistare una decina di lampade al neon». Il personale che vi lavora è ormai stanco, sottolinea Angelo Chessa, con un’età media di 48 anni mentre in altri commissariati del Sassarese «abbiamo assistito a nuovi innesti». «Sintomo dell’oblio nel quale versa il territorio – conclude il segretario del Siap – la recente notizia che l’ufficio Polaria dell’aeroporto di Alghero-Fertilia non è più riconosciuta quale sede disagiata».