BLOCCO RETRIBUZIONI E RELATIVI ARRETRATI - RICORSO SIAP

BLOCCO RETRIBUZIONI E RELATIVI ARRETRATI - RICORSO SIAP

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non crediamo alle strade facili o semplici, e riteniamo un dovere morale e sindacale, rispondere con coerenza ed impegno al mandato che decine di miglia di colleghi, poliziotti, militari e cittadini di questo paese ci hanno affidato.
Siamo fermamente convinti che, la coerenza, la correttezza e l’etica professionale ripaghino dei sacrifici – tanti – e delle frustrazioni – altrettante – nonostante le dinamiche connesse alle azioni stringenti delle relazioni sindacali vedono la nostra sigla in crescita da anni, nonostante la pletora di micro sigle e personaggi vari del frammentato mondo sindacale della Polizia di Stato.
Nessuno può ignorare l’evidente impoverimento del potere d’acquisto dei nostri stipendi negli ultimi anni a seguito del blocco delle retribuzioni, si è resa quindi necessaria in questi anni, un’azione sindacale unitaria e forte, incisiva e determinata che, lasciando agli altri i palleggi della retorica, perseguisse obiettivi raggiungili e concreti, non le chimere delle facili promesse ma fatti a cui possano corrispondere risultati tangibili, come per esempio aver salvaguardato la specificità del nostro sistema pensionistico dalle politiche messe in atto dal Governo Monti/Fornero; lo sblocco del tetto salariale a partire dall’assegno di funzione, delle classi e scatti automatici, ottenuti dopo la lunga vertenza e il braccio di ferro con il Governo, a partire dal 2015; la strutturazione a partire dalla busta paga di ottobre 2017 degli 80 € “ex” una tantum; il finanziamento aggiuntivo per il riordino delle carriere; i nuovi e più favorevoli parametri stipendiali della busta paga, attraverso i quali abbiamo eliminato la vergogna dell’ex 5° livello per la carriera d’accesso nel ruolo di base della Polizia di Stato, e cosi via a salire per ogni qualifica un salto di poco meno di due ex livelli per ogni qualifica o grado.
Ciò premesso ci siamo avvalsi di uno staff legale (Vigilante – Garofoli del Foro di Bari) di assoluto prestigio ed esperienza in tema di diritto del lavoro e sindacale, specializzato nella tutela dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori, il SIAP dopo l’adeguato e necessario approfondimento giuridico, ha promosso un’azione legale per tutelare il salario dei propri iscritti e il diritto ad una retribuzione adeguata come stabilito dalla legge e dai CCNL per la categoria. Cosi come per il diritto riconosciuto dalla Costituzione ai rinnovi contrattuali del Comparto Sicurezza, Difesa e del Soccorso Pubblico, per il riconoscimento dei meccanismi di adeguamento retributivo congelati per il triennio 2011-2013, ai sensi dell’art. 9, commi 1 e 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, poi esteso a tutto il 2014.
Con la consueta attenzione per le economie delle famiglie dei poliziotti e per evitare dispendiose azioni legali per ogni singolo collega, abbiamo promosso un ricorso pilota a ricaduta collettiva “class action” - suddiviso per tutti i ruoli qualifiche e fasce di reddito, presso il TAR Puglia, depositato il 16 giugno 2014 con il seguente n. di RG 763/2014 e con istanza di prelievo al 1/02/2016 (in sostanza un sollecito affinché sia fissato il calendario delle udienze per la discussione) contro il blocco del Contratto Collettivo di Lavoro e la tutela dei nostri stipendi e della retribuzione complessiva di ogni poliziotto, anche in sede giudiziaria.
Gli avvocati hanno strutturato il corposo e dettagliato ricorso in modo tale che, siamo convinti, di avere ottime chance per una pronuncia favorevole anche in tema di adeguamenti retributivi arretrati, perché fondate sono le doglianze e le ragioni del contenzioso che abbiamo aperto in sede di confronto politico e sindacale con il Governo dell’epoca, e che ora sosteniamo in sede giudiziaria, come per altre categorie professionali, magistrati e professori in particolare, soprattutto dopo la pronuncia della Corte Costituzionale n. 223/2012 che si è già espressa sulla stessa materia. Per il principio fissato dall’art. 3 della Costituzione in caso di sentenza favorevole, il diritto che ne discende non potrà che essere esteso a tutti i colleghi con il diritto agli arretrati a partire dal 2014 in poi.
Presso le sedi delle nostre Segreterie Provinciali e Regionali e visionabile il ricorso, e non mancheremo di pubblicare ogni eventuale sviluppo.
Sostieni i tuoi diritti, tutela il tuo stipendio e il diritto al rinnovo del Contratto di Lavoro, sostieni le battaglie del S.I.A.P. per la “Tutela dei Diritti dei Poliziotti”.

Roma, 11 settembre 2017