STRAORDINARIO SUPPLETIVO. CI RISIAMO … OTTOBRE VICINO, RICORSO IN ARRIVO

STRAORDINARIO SUPPLETIVO. CI RISIAMO … OTTOBRE VICINO, RICORSO IN ARRIVO

...

Anche se demagogia e populismo oramai pervadono le nostre vite quotidiane, noi del SIAP non riusciamo ad assuefarci al clima generale, comportamenti ondivaghi di chi, alla fine, specula sulla vita e il gravoso servizio dei colleghi. Perché si, vera speculazione ci pare quella messa in campo da chi, all’approssimarsi di ottobre – mese notoriamente amico dei falciatori di tessere ballerine – imbastisce l’ennesimo ricorso, messa in mora, azione legale o che dirsi voglia, facendo leva sul disagio e l’insofferenza diffusa per tutto quello che non va.
Così ecco, tutti pronti a reclamare su presunti ritardi dell’Amministrazione nel remunerare lo straordinario 2016, ecco pronto l’ennesimo modulo di adesione per una azione legale imbastita ad arte su una norma contrattuale letta male o opportunamente manipolata.
Non possiamo che riconoscere la malafede di certe azioni, figlie della demagogia più becera che fa leva sulle paure e sulle esigenze dei poliziotti e delle loro famiglie.
Ci sono ricorsi che vanno portati avanti sino in fondo come ad esempio quello sostenuto dal SIAP e pendente presso il TAR Puglia sul blocco delle retribuzioni per il quale siamo in attesa di fissazione dell’udienza perché hanno un fondamento giuridico, sindacale e “politico” solido, e mettono al riparo i colleghi che lo hanno sottoscritto per il Siap e per tutta la categoria dal giudizio e dai danni della cosi detta "temerarietà" dell’azione legale.
Vi invitiamo a riflettere sull'opportunità di intraprendere azioni legali che l'autorità giudiziaria competente potrebbe definire di tipo "temerario" con l'amara conseguenza di ricevere dopo qualche anno la brutta notizia di dover pagare spese legali per cifre pari a migliaia e miglia di euro.
Cari colleghi, diffidate di chi vi vuol proporre azioni legali “ardite” poiché fondate su rivalse infondate giuridicamente e opinabili; infatti l’articolo 15 comma 6 del d.p.r. 51/2009 così recita: " Per il personale della Polizia di Stato, le ore di lavoro straordinario eventualmente non retribuite o non recuperate a titolo di riposo compensativo entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello in cui sono state effettuate (le ore di straordinario) sono comunque retribuite nell'ambito delle risorse disponibili, limitatamente alla quota spettante, entro l'anno successivo." Così, per esempio il collega che ha prestato lavoro straordinario autorizzato nel mese di marzo 2016 potrà attivare un eventuale azione legale solo dopo il 1/gennaio/2019.
Le battaglie per i diritti della categoria si fanno giorno dopo giorno portando a casa i risultati per i colleghi e non carpendo la buona fede degli stessi.

Roma, 11 Settembre 2017
La Segreteria Nazionale

= LEGGI E SCARICA L'ALLEGATO COMUNICATO =