8 MARZO, FESTA DELLE DONNE

8 MARZO, FESTA DELLE DONNE

 Oggi ci appare tutto scontato, ma non possiamo dimenticare che appena ieri, in senso figurato e precisamente nel 1981 è stato cancellato il delitto d’onore e abrogato il “matrimonio riparatore” conquiste di civiltà di un percorso faticoso, che, oggi, alle giovani generazioni può apparire naturale. Grande merito si deve riconoscere alla Polizia di Stato, la prima forza di polizia ad avere previsto un Corpo di Polizia Femminile, voluto dal Capo della Polizia dell’epoca Giovanni Carcaterra e introdotto con la legge n. 1083 del 7 dicembre 1959, e successivamente con la riforma del 1981 e l’introduzione dei diritti sindacali, sono state garantite le condizioni per affrontare il percorso che ha portato alle pari opportunità di carriera, specializzazione e trattamento economico, la nostra Amministrazione anche grazie allo stimolo dei sindacati ha saputo innovare il proprio ordinamento, e guardato con fiducia e speranza alla presenza e alla grande capacità delle donne. Le donne poliziotte sanno fare squadra, vivono la loro professionalità con spirito di complementarietà. E non sempre è stato semplice, tante le volte che sono state oggetto di un finto paternalismo che le relegava in situazioni di secondo piano. Passione, determinazione e professionalità son donna è stato coniugando questi elementi che oggi vede le donne in posizioni di rilievo, in ambienti di esclusivo appannaggio degli uomini, ma questa non è più una novità. Grazie alla sensibilità delle colleghe, gli sbarchi di famiglie di rifugiati, la violenza in famiglia, sui minori e sulle donne, le stragi del sabato sera, sono affrontate con la delicatezza e la sensibilità necessaria, oltre che una professionalità fuori discussione. I tempi sono maturi affinché anche nei reparti mobili la presenza femminile sia valutata solo dal punto di vista della preparazione e della capacità, come ha affermato e “probabilmente detto in anteprima” dal Capo della Polizia Pref. Pansa in occasione dell’iniziativa La Polizia di Stato con le donne. La storia delle donne in polizia è fatta d’impegno e appartenenza: “…in Polizia non esistono quote rosa o corsie preferenziali, le donne se lo devono guadagnare, e quando le donne arrivano a livelli apicali sono veramente brave, sono le migliori”. Viva le donne.

= LEGGI E SCARICA L'ALLEGATO =