SIAPInform@3: LA "BUONA" POLIZIA

SIAPInform@3: LA "BUONA" POLIZIA

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Lo rileva l’analisi demoscopica dell'Eurispes, nel rapporto Italia 2016, secondo cui la Polizia, dal 2008 al 2013, ha vissuto una crescita lenta ma costante che l'ha portata a raggiungere il 75% della fiducia dei cittadini. Dopo una flessione, quest'anno si è tornati verso le migliori performance con un aumento di dieci punti percentuali rispetto allo scorso anno. Il rapporto che documenta ogni anno i cambiamenti che avvengono nel nostro Paese dal punto di vista economico e sociale, ha motivato che una percentuale così alta d’incremento, presumibilmente, sia dovuto all'intensa attività di comunicazione, soprattutto via web e social, che ha avvicinato ancora di più la Polizia ai cittadini. A noi piace invece sottolineare come sia vincente il dialogo costante e diretto, aperto tra i cittadini e l’istituzione Polizia – quella fatta di uomini e donne che ogni giorno scendono per strada e garantiscono le libertà e la sicurezza nel nostro Paese. Quel Paese che amiamo pensare aborra i processi sommari a carico dei pochissimi che possono sbagliare o commettere errori, ma che comprende e apprezza la professionalità, lo spirito di sacrificio di tutti gli altri che indossano l’uniforme. E poi registriamo il riconoscimento formale di questo impegno con la promozione per meriti straordinari nei confronti dell’assistente capo Nicola Barbato e del sovrintendente Giuseppe Tuccillo entrambi in servizio presso la Squadra Mobile di Napoli. Come non augurarci che l’oggettiva difficoltà del lavoro svolto dalle poliziotte e dai poliziotti sia sempre ben presente e tenuta in considerazione, senza aspettare per avere il giusto riconoscimento, l’aver rischiato la vita o il gesto naturale e civile, ma mediaticamente eclatante come quello compiuto dal vice questore aggiunto Maria Canessa che mercoledì si è tolta il casco ed ha stretto la mano ad un operaio dell’Ilva a Genova in occasione di una manifestazione. Per noi questi sono gli esempi della “buona” Polizia, fatta di poliziotti professionali e democratici quelli che noi e la gente ama. Il Siap è intimamente convinto che, solo attraverso la ricerca delle mediazioni più nobili il sindacato può fare sintesi costruttiva, delle contrapposizioni che derivano naturalmente da posizioni e ruoli diversi degli attori in campo, nel rispetto della professionalità e delle tutele e dei diritti dei poliziotti. Ferma e la convinzione che la Sicurezza come la Legalità sono l’indispensabile condizione, affinché possano essere garantiti sviluppo e crescita del Paese e il godimento pacifico dei diritti civili, collettivi ed individuali che, possono essere fruiti nella loro pienezza solo attraverso le garanzie offerte dalle libertà costituzionali.


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