DDL SICUREZZA URBANA E CODICE IDENTIFICATIVO - Dichiarazione del Segretario Generale Tiani

DDL SICUREZZA URBANA E CODICE IDENTIFICATIVO - Dichiarazione del Segretario Generale Tiani

 rispetto alla bozza del DDL sulla Sicurezza Urbana, in attesa di essere auditi auspichiamo, dalle competenti commissioni parlamentari. Risalta immediatamente che Governo e Ministro dell’Interno hanno accolto alcune delle tante richieste formalizzate dal SIAP e avanzate ai governi degli ultimi anni, rispetto all’introduzione di provvedimenti adeguati e volti a limitare e punire più aspramente le azioni dei professionisti della violenza, che, notoriamente trasformano in campi di battaglia le città in cui si svolgono delicate manifestazioni pubbliche, indirizzando tra l’altro la loro violenza e la rozza inciviltà di cui sono portatori, contro poliziotti e forze dell’ordine.
Più volte nel corso degli anni abbiamo espresso sconcerto e denunciato pubblicamente, la sostanziale impunità di quanti, travisati con caschi e passamontagna, aggrediscono le Forze di Polizia a colpi di razzi, bombe carta ed in ultimo anche di molotov. Ora finalmente, abbiamo l’impressione che si voglia invertire la tendenza negativa degli ultimi anni per intraprendere la direzione giusta. Appunto attraverso misure che colpiscono i comportamenti criminali in ordine pubblico che, per troppi anni sono stati impropriamente ammantati da un equivocato e ipocrita interpretazione del diritto democratico a manifestare liberamente la propria opinione, che certamente, non può vuol dire aggredire e distruggere le proprietà pubbliche e private o aggredire e ferire i poliziotti.
Nel corso dei lavori che porteranno alla stesura definitiva del testo il SIAP non mancherà di rimarcare l’esigenza di introdurre norme volte ad una più complessiva garanzia degli operatori delle forze di polizia, attraverso una adeguata tutela legale che salvaguardi la specialità delle funzioni e la salute degli operatori.
Ciò premesso, puntualizzo che resta ferma la nostra contrarietà rispetto all’introduzione di qualsiasi soluzione tecnica in tema di codice identificativo individuale degli operatori, in quando riteniamo che non ci siano sufficienti e adeguate garanzie per gli uomini e donne in uniforme che ogni giorno sono impegnati nei servizi di ordine e sicurezza pubblica.

Roma, 18 settembre 2015
Il Segretario Generale
Giuseppe Tiani

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