EDITORIALE DEL SEGRETARIO GENERALE TIANI: RIORDINO AL VIA, LA LEGGE DELEGA

EDITORIALE DEL SEGRETARIO GENERALE TIANI: RIORDINO AL VIA, LA LEGGE DELEGA

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finalmente è stata aperta l’irreversibile fase che, porterà, al Riordino delle Carriere. Infatti all’articolo 7 del testo approvato dalla Camera sono previste modificazioni agli ordinamenti del personale delle forze di polizia di cui all’articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121, anche in aderenza al futuro assetto funzionale e organizzativo dell’Amministrazione. In estrema sintesi per una corretta e compiuta informazione, descriverò verosimilmente cosa potrà accadere nella fase terminale di confronto tra le amministrazioni e il sindacato, considerate le rilevanti novità contenute dalla norma approvata. In primis si potrà agire sulla revisione della disciplina in materia di reclutamento del personale, dello stato giuridico e di progressione in carriera, tenendo conto del merito e delle professionalità, attraverso la nuova ottica amministrativa della semplificazione delle relative procedure, prevedendo unificazione, soppressione ovvero istituzione di ruoli, gradi e qualifiche e la rideterminazione delle relative dotazioni organiche, comprese quelle complessive di ciascuna forza di polizia, in ragione delle rinnovate esigenze di funzionalità delle amministrazioni e dello Stato, nonché assicurare il mantenimento della sostanziale equiordinazione del personale delle forze di polizia e dei connessi trattamenti economici, anche in relazione alle occorrenti disposizioni transitorie, fermi restando le peculiarità ordinamentali e funzionali del personale di ciascuna forza di polizia, nonché i contenuti e i principi di cui all’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 (specificità), tenuto conto dei criteri di delega in quanto compatibili. Inoltre la norma prevede la possibilità di assorbimento del Corpo forestale dello Stato, in un’ottica di razionalizzazione dei costi e il transito del personale in altre forze di polizia. L’obiettivo prioritario del SIAP è quello di consentire che, dopo l’approvazione del testo al Senato, l’Amministrazione dia piena e immediata attuazione al principio di delega di cui all’articolo 7 dell’A.C. 3098, il quale certamente inciderà sui processi in tema di riorganizzazione dell’Amministrazione centrale e periferica dello Stato che interessa le forze di polizia, anche per gli aspetti relativi alla razionalizzazione e al potenziamento dell’efficacia delle funzioni di polizia, in senso stretto. Il fine è quello di evitare sovrapposizioni di competenze e favorire la gestione associata di servizi strumentali, nonché il previsto riordino delle carriere e delle funzioni. Grazie all’emendamento n. 7.1007 a firma dell’on. Ernesto Carbone, si è riusciti ad integrare l’originario principio di delega contenuto dalla prima versione dell’art. 7 dell’AC 3098. L’integrazione del predetto principio, consentirà la revisione delle funzioni di polizia, il riassetto organizzativo e di conseguenza, una migliore cooperazione delle forze di polizia sul territorio, ma dette funzioni e attività di polizia, non potranno essere realizzate senza la contestuale revisione dei ruoli e delle qualifiche (riordino), stesso discorso vale per i profili d'impiego del personale delle Forze di polizia. Di fatto nel corso dei lavori e con i dovuti adattamenti, si è guardato al modello di delega di cui al recente organico intervento, volto all’adeguamento dei ruoli e dei profili d’impiego dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica (e dell’Arma dei carabinieri limitatamente ai compiti militari), in relazione al processo di razionalizzazione degli assetti organizzativi e ordinamentali, di cui alla legge 31 dicembre 2012, n. 244, recante “Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia”, attuata con i decreti legislativi nr. 7 e 8, del 28 gennaio 2014, rispettivamente, per l’assetto strutturale e organizzativo e per l’introduzione di disposizioni in materia di personale militare e civile del Ministero della Difesa. La puntualizzazione in riferimento alla Difesa è dovuta, al fine di evitare inutili e strumentali polemiche tra lavoratori in uniforme con o senza stellette. Ciò detto, gli effetti connessi all’integrazione del criterio di delega sulla conseguente revisione dei ruoli, qualifiche e dei profili d’impiego del personale delle Forze di polizia (riordino), in aderenza al nuovo assetto organizzativo, con la contestuale rideterminazione degli organici dei diversi ruoli e della dotazione organica complessiva, saranno evidenti e palpabili dal personale, dopo l’iter di approvazione definitiva della legge con il voto del Senato. Infatti, attraverso il successivo progetto attuativo si provvederà a realizzare, in un contesto unitario e organico, la modernizzazione e la semplificazione della disciplina sullo stato giuridico, sulla progressione in carriera delle forze di polizia. Il fine è quello della valorizzazione del merito, dell’anzianità di servizio, delle professionalità del personale e del titolo di studio secondo le diverse responsabilità affidate ad ogni ruolo e qualifica, anche attraverso la ridefinizione delle funzioni, nonché l'unificazione, soppressione o istituzione di ruoli o qualifiche e gradi. Al finanziamento del riordino si provvederà con l’utilizzo dei 115 ml di euro già accantonati negli anni passati, i quali come noto per le nostre recenti battaglie per l’ottenimento dello sblocco del tetto salariale, saranno disponibili e fruibili dal 1 gennaio 2016. Puntualizzo che, al fine di assicurare la cd neutralità finanziaria per i noti problemi di bilancio, i risparmi di spesa derivanti dall’attuazione dei predetti criteri di delega saranno riconvertiti e investi nel riordino, ferma restando la clausola generale di copertura finanziaria prevista dall’ordinamento. Attraverso la razionalizzazione dell’efficacia delle funzioni, dell’organizzazione degli uffici, della gestione associata dei servizi strumentali, nonché delle dotazioni organiche e della disciplina dei ruoli delle Forze di polizia interessate, conseguente anche all'eventuale assorbimento del Corpo forestale dello Stato in una o più forze di polizia, si otterranno risparmi di spesa particolarmente significativi che dovranno necessariamente essere reinvestiti per le esigenze del personale. Detta scelta consente di realizzare risparmi che possono essere impiegati - nella misura non superiore al 50 per cento - per la copertura degli oneri conseguenti al processo riformatore. Premesso ciò, all’attuazione di quanto previsto dall’art. 7, si provvede coerentemente con lo stesso principio di delega di cui alla citata legge n. 244 del 2012 in materia di revisione dello strumento militare. Nel merito la prevista revisione dei ruoli e delle dotazioni organiche dei Corpi di polizia, sulla base dei criteri reiteratamente invocati dal SIAP, la riforma sarà orientata alla semplificazione delle procedure concorsuali interne, anche attraverso l’istituzione o soppressione di ruoli e qualifiche, si evidenzia che, il progetto potrà essere realizzato anche senza particolari oneri, attesi gli ampi criteri di delega che consentono di modulare l’intervento di riordino, rispetto all’attuale disciplina sulla progressione in carriera, avendo previsto tra l’altro, la possibilità di sopprimere le attuali procedure concorsuali interne. Ad esempio, andranno eliminati i concorsi interni per accedere alla qualifica di vice sovrintendente (nell’ambito della prevista unificazione dei ruoli di base) ovvero alla qualifica apicale di Sost. Comm. del ruolo degli ispettori. Andrà, inoltre, previsto il nuovo ruolo dei commissari, quale sbocco naturale della carriera degli ispettori e una percentuale congrua va riservata al ruolo unico di base; lo stesso dicasi per il ruolo unico della dirigenza e relativo autonomo tavolo contrattuale. Nei prossimi numeri e dopo la conclusione del confronto con l’Amministrazione dedicheremo un numero speciale al riordino delle carriere della polizia, occasione in cui tratteremo nel dettaglio il percorso di carriera che si svilupperà in ogni ruolo e qualifica, per il SIAP come noto si dovrà partire dai problemi della base e sanare il vergognoso stallo di carriera dei 44.000 Ass. C.

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