SIAP-ANFP: DISORDINI EXPO\', DASPO PER I MANIFESTANTI VIOLENTI

SIAP-ANFP: DISORDINI EXPO', DASPO PER I MANIFESTANTI VIOLENTI

EXPO: FUNZIONARI POLIZIA, SIAP: UN DASPO ANCHE PER I MANIFESTANTI

EXPO: FUNZIONARI POLIZIA, UN DASPO ANCHE PER I MANIFESTANTI Sì a arresto differito e numero identificativo per chi manifesta (ANSA) - ROMA, 1 MAG - Le immagini degli scontri di Milano « confermano quanto abbiamo sempre detto e impongono una seria riflessione su ciò che è ancora necessario fare per prevenire e reprimere efficacemente simili comportamenti. L'arresto differito per gli autori dei disordini, misure interdittive sul modello del DASPO, volte ad impedire ai soggetti pericolosi la partecipazione alle manifestazioni pubbliche ed un aggravamento delle sanzioni per una serie di reati contro l'ordine pubblico, che in molti casi sono solo ipotesi contravvenzionali, del tutto inefficaci a fronte della gravità delle condotte che dobbiamo fronteggiare». Lo affermano in un comunicato congiunto i segretari dei sindacato dei funzionari di polizia, Lorena La Spina dell'Anfp e Giuseppe Tiani del Siap commentando i disordini di Milano. «Strade messe a ferro e fuoco, autovetture incendiate, vetrine distrutte, quartieri devastati e resi irriconoscibili da chi fa della violenza e della distruzione l'unica forma di manifestazione del dissenso. Mazze, maschere, caschi, vere e proprie armi: le tristi divise dei professionisti del disordine abbandonate per terra. Una Milano sotto tortura, che ha tuttavia - precisano La Spina e Tiani- saputo reagire immediatamente con dignità e spirito costruttivo. Abbiamo sottolineato in più occasioni quanto delicate e difficili siano le funzioni che siamo chiamati ad esercitare». «Il costo che la collettività è costretta a subire è francamente insopportabile. Come decisamente assai elevati appaiono i rischi cui i nostri operatori si trovano esposti. Ma ci auguriamo che oggi, a fronte di una furia lucida e premeditata, che viola ed offende i principi sanciti dalla nostra Costituzione, oltre che lo spirito che dovrebbe ispirare i festeggiamenti per il 1 maggio, si inizi finalmente a riflettere anche sull'opportunità di un numero identificativo per i manifestanti. Fatte salve, ovviamente, le dovute eccezioni, che per nostra fortuna continuano ancora a rappresentare la netta maggioranza dei casi».(ANSA)