RICEZIONE DI DENUNCE - QUERELE DA PARTE DI AGENTI DI PG - ESITO INCONTRO

RICEZIONE DI DENUNCE - QUERELE DA PARTE DI AGENTI DI PG - ESITO INCONTRO

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L'incontro, al quale hanno preso parte il Prefetto VALENTINI, il Prefetto TRUZZI e il Direttore dell'Ufficio per le Relazioni Sindacali Vice Prefetto RICCIARDI, si è svolto soprattutto sulla legittimità rispetto al merito oggetto della circolare oltre che sugli aspetti relativi al modello delle relazioni sindacali che l'Amministrazione vuole tenere con le OO.SS. e, non per ultimo, sulle ricadute in negativo che la stessa produce rispetto all'assetto ordinamentale e all’appiattimento delle funzioni attribuite ai diversi ruoli. Oltre che, per l’evidente rischio di esposizione degli Agenti di P.G. ad eventuali sanzioni amministrative e disciplinari o richieste di risarcimento del danno per mancanza di legittimità degli atti riservati agli Ufficiali di PG rispetto alle funzioni delegate alla polizia giudiziaria previste dal Codice di Procedura Penale.
Nel dettaglio, dopo aver stigmatizzato il fatto che l'Amministrazione, come spesso accade con sempre maggiore frequenza, non ha informato il Sindacato dell'iniziativa e non ha valutato che tale disposizione avrebbe, di fatto massificato le funzioni e i profili di tutte le qualifiche da Agente a Vice Questore Aggiunto, abbiamo contestato l'illegittimità del contenuto della circolare, poiché in violazione all'articolo 333, comma 2°, e 337, comma 1, del C.P.P., atteso che il Legislatore, quando ha voluto prevedere una deroga per gli Agenti di P.G. autorizzandoli a poter ricevere la querela, anche orale, lo ha espressamente stabilito. Infatti, a supporto di tale tesi, è stato rappresentato che lo stesso C.P.P., all'articolo 380, 3° comma, prevede espressamente che in caso di arresto in flagranza per delitto perseguibile a querela, anche l'Agente di P.G. è autorizzato ad operare previa ricezione, anche orale della querela da parte della persona lesa presente sul posto.
In tale contesto, ovviamente, non abbiamo mancato di rappresentare il debito di credibilità maturato verso i poliziotti per le gravissime colpe dell'Amministrazione in tema del ritardo orami inaccettabile e incomprensibile in materia di concorsi interni (oltre 10 anni) per effetto dei quali oggi vi è una carenza di Ufficiali di P.G. che costringe l'Amministrazione ad operare contra legem.
L'Amministrazione, di fronte alle puntuali e documentate contestazioni mosse nel corso dell'incontro, non riuscendo a confutare quanto affermavamo, ha chiesto di rinviare ad un successivo incontro l'analisi e la soluzione definitiva al problema atteso che, a suo dire, la strada indicata nella circolare è stata intrapresa per far fronte all'emergenza dovuta alla carenza di Ufficiali di P.G. e sarà seguita solo sino a quando non usciranno i nuovi sovrintendenti dopo l'espletamento del "concorsone" ancora in atto.
A tale richiesta, nel rinnovare la nostra netta e insormontabile contrarietà all'utilizzo degli Agenti nella ricezione delle denunce e delle querele, prima di tutto perché contrario alla legge e anche perché il personale del ruolo Agenti/Assistenti non avrebbe alcuna formazione (abbiamo infatti sottolineato che se fosse stato possibile tale procedura allora i corsi di formazione per i vincitori del concorso per l'accesso alla qualifica di Vice Sov.te erano inutili e quindi un danno all'erario), abbiamo ribadito che tale rinvio poteva avvenire solo previa comunicazione da parte dell'Amministrazione a tutti gli uffici periferici che, in attesa di un monitoraggio sul territorio per fotografare l'esatta situazione relativa alla distribuzione degli ufficiali di P.G. attualmente in servizio, gli Agenti di P.G. non dovranno più essere impiegati nella ricezione delle denunce e delle querele.
Attendiamo ora, prima di intraprendere tutte le iniziative di protesta e di tutela dei colleghi Agenti di P.G., la comunicazione e la data della nuova convocazione che, come richiesto, dovrà avvenire entro i primi giorni della prossima settimana.

Roma 24 febbraio 2015
 

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