BLOCCO STIPENDI-TMNEWS- SINDACATI SICUREZZA: SARA' SCIOPERO GENERALE

 Blocco stipendi, sindacati sicurezza: sarà sciopero generale Sarebbe la prima volta nella storia, annunciato entro settembre Roma, 4 set. (TMNews) - Contro il prolungamento del blocco dei contratti i sindacati del comparto sicurezza hanno annunciato lo sciopero generale: sarebbe il primo caso nella storia di sciopero delle divise. E i rappresentanti sindacali chiedono anche le dimissioni dei "capi dei vari corpi e dipartimenti, civili e militari, e dei relativi ministri". "Qualora nella legge di stabilità sia previsto il rinnovo del blocco del tetto salariale chiederemo le dimissioni di tutti i capi dei vari corpi e dipartimenti, civili e militari, e dei relativi ministri poiché non sono stati capaci di rappresentare i sacrifici, la specificità, la professionalità e l`abnegazione del proprio personale", affermano in una nota congiunta i Sindacati e Cocer comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, dopo una riunione per fare il punto della situazione dopo le dichiarazione del ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia sul blocco degli stipendi anche per il 2015. E "per la prima volta nella storia della nostra Repubblica - sottolineano i Sindacati e il Cocer Interforze - siamo costretti, verificata la totale chiusura del governo ad ascoltare le esigenze delle donne e degli uomini in uniforme per garantire il funzionamento del sistema a tutela della sicurezza, del soccorso pubblico e della difesa del nostro Paese, atteso le numerose richieste di incontro rivolte al presidente del Consiglio, ad oggi inascoltate, a dichiarare lo sciopero generale di questi comparti atteso che anche i capi dei singoli corpi e dipartimenti e i relativi ministri hanno girato le spalle al proprio personale". Lo sciopero "si terrà entro la fine di settembre, qualora dovesse essere rinnovato il blocco del tetto delle retribuzioni" e fin da subito i sindacati annunciano, "oltre ad una capillare informazione e sensibilizzazione della società civile sui rischi che corre, azioni di protesta su tutti i territori".