PRIMO MAGGIO 2013: NO LAVORO? NO FESTA

PRIMO MAGGIO 2013: NO LAVORO? NO FESTA

(15-24 anni) a marzo è pari al 38,4%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto a febbraio e di 3,2 punti su base annua. Si tratta di 635 mila giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di un lavoro.
Quel lavoro per il quale si è studiato, sofferto, improvvisamente non c’è più stritolato da una crisi senza precedenti che porta alla disperazione, tanto da annichilire le coscienze ed indurre al suicidio piccoli e medi imprenditori, padri di famiglia, uomini e donne che ieri, solo ieri, erano fieramente lavoratori.
Non vogliamo festeggiare mentre in Italia la disoccupazione e il non-lavoro distrugge la vita, il futuro, la crescita, la speranza.
Non vogliamo festeggiare perché a volte quando il lavoro c’è non fa rima con dignità.
Non vogliamo festeggiare anche per i 389 morti di Dacca in Bangladesh. Morti di lavoro come tanti altri nostri connazionali che vanno, ogni anno, ad allungare tristemente la lista dei caduti sul lavoro, o in servizio come il collega carabiniere caduto in provincia di Caserta perchè ha svolto il suo lavoro.
Permetteteci solo un briciolo di partigianeria; auguriamo buon lavoro ai nostri colleghi impegnati a garantire la sicurezza del primo maggio di quanti sceglieranno di festeggiarlo
Per tutti loro chiediamo rispetto.