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una serie di proposte sottese a superare le criticità riscontrate in questa prima fase applicativa, fornendo spunti e soluzioni migliorative sulle modalità di attuazione e mettendo anche al riparo tutto il programma, da eventuali esigenze territoriali che potrebbero sopravvenire in qualsiasi momento.

Apprezzando il contributo costruttivo del SIAP, frutto di un’attenta disamina sul progetto di potenziamento della mobilità, il Capo della Polizia si è reso disponibile nel valutare, già nella prossima tornata di ottobre 2018, il sistema delle aggregazioni in quelle specifiche province anagraficamente anziane, aumentando numericamente la movimentazione generale e ripianando gli organici delle cosiddette “città chiuse” con quel personale effettivo da anni collocato nelle graduatoria in ingresso e vittima di stalli e scavalcamenti ingeneratisi con l’ultima movimentazione di aprile.

Modifiche queste che in ogni caso prescindono dall’attualizzazione a breve termine delle piante organiche risalenti al 1989, garantendo altresì il personale in uscita dalle scuole, aggregato nei mesi applicativi nelle province in sofferenza, nel rispetto di quanto sancito dalla circolare ministeriale 333-A/9807.E.1/3368-2012, sull’anzianità di sede calcolata dall’immissione in ruolo, indipendentemente dalla tempistica con cui poi verranno assegnati a destinazione.

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