GLI 80 EURO DI ARLECCHINO. LE BUGIE CHE NASCONDONO VILTA’ E SECONDI FINI

GLI 80 EURO DI ARLECCHINO. LE BUGIE CHE NASCONDONO VILTA’ E SECONDI FINI

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Ora come allora qualcuno è costretto ad intervenire, al fine di chiarire i dubbi derivanti dalle infondate notizie che in malafede e artatamente i soliti cialtroni in uniforme/divisa, esponenti di un sindacalismo populistico, irresponsabile e decadente, stanno veicolato a poliziotti attraverso i social network, per puntualizzare in estrema sintesi i due punti che riguardano la questione degli 80 Euro e dell’aggiornamento dei parametri previsti dal decreto legislativo n. 95/2017 (Riordino delle Carriere)

  • 80 EURO

Gli 80 euro netti mensili sono stati previsti, in prima battuta, dalla Legge di Stabilità 2016 – art. 1 comma 972 legge dicembre 2015 n. 208 - per il personale appartenente ai corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alle Forze armate. Si tratta di un contributo netto, non soggetto a limiti di reddito, ad Irpef e a contribuzione previdenziale (non utile quindi ai fini previdenziali)). Detto contributo straordinario è stato poi prorogato per l’anno 2017 con la previsione della sua stabilizzazione nell’ambito del Riordino delle Carriere tramutandolo da contributo “una tantum” a parte integrante dello stipendio con maturazione del rispettivo previdenziale.

Questa operazione, quindi, grazie al sindacalismo serio ha permesso di indirizzare risorse economiche una tantum non più disponibili dal 1 gennaio 2018 in un quantum fisso, utile alla formazione delle pensione, per tutto l’arco della vita lavorativa.
I novelli Arlecchini in maniera vile diffondono notizie fasulle al fine di creare confusione, agitazione ed apprensione nei colleghi. Ma sono gli stessi che hanno definito gli 80 euro una mancetta inutile ai fini pensionistici, per poi passare a lamentare che per il 2017 non ci sarebbero stati e completare l’opera, oggi, stracciandosi le vesti perché non ci sono più nella veste di una tantum.
Come può essere credibile chi mette a confronto buste paga con gli 80 euro e quelle di ottobre in cui non appaiono, per diversi motivi, le innovazioni connesse al Riordino delle Carriere? Un ciarlatano saprebbe fare di meglio!

  • MANCATO AGGIORNAMENTO PARAMETRI

Con la pubblicazione dello statino paga di ottobre si è avuto modo di rilevare il NON uniforme adeguamento dei parametri derivanti dall’applicazione del D.lvo 95/2017 (Riordino e Riparametrazione). A causa di vari fattori, tra cui il progressivo aggiornamento e gli scrutini a ruolo aperto non ancora completati per l'elevato numero di posizioni individuali,  oltre alle procedure di rito per la registrazione delle posizioni di Coordinatore tutte le posizioni devono essere ancora adeguate.

Di ciò non può essere data alcuna responsabilità ai sindacati, che non possono far altro che presidiare fisicamente il Dipartimento, come sta facendo il SIAP, affinché le procedure siano completate nel più breve tempo possibile.
Forse potremmo apparire ai più, noiosi e ripetitivi, ma per noi fare sindacato significa soprattutto servizio ai colleghi, ai nostri iscritti i quali hanno riposto in noi fiducia ma anche a tutti gli altri colleghi che, seppur di passaggio, si affacciano sul nostro sito, nelle nostre chat, sui nostri social. Condanniamo tutti i novelli Arlecchini che, facendo leva sulla buona fede dei colleghi per raggiungere i loro obiettivi, mentono spudoratamente per qualche tessera che, comunque, non avranno.
Per noi del SIAP l’informazione sindacale deve essere chiara onesta e corretta. Perché dietro ogni tessera continuano ad esserci uomini e non trampolini di lancio per una ribalta politica.

Roma, 18 Ottobre 2017