L’intervento: Pasti d’asporto per il personale - Questura di Catania

L’intervento: Pasti d’asporto per il personale - Questura di Catania

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Prot. Nr. 141/SG/16 Roma, 29/08/2016

Oggetto: Pasti d’asporto riservati al personale - Questura di Catania.

Al Signor Vice Capo della Polizia con Funzioni Vicarie
Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Luigi Savina
ROMA


E, p.c. Al Ministero dell’Interno
Dipartimento della P.S.
Ufficio per le Relazioni Sindacali
ROMA

Signor Prefetto,
questa Organizzazione Sindacale non è avvezza a rivolgersi al vertice dell’Amministrazione per chiedere interventi così autorevoli per problematiche che possono apparire di “normale amministrazione”, come quella della qualità scadente delle pietanze e dei viveri contenuti nei cosiddetti sacchetti d’asporto distribuiti al personale che, per inderogabili esigenze di Ordine Pubblico, è costretto a permanere in servizio. Però il trattamento riservato ai poliziotti ed in particolare nel caso di specie a quelli catanesi denota, ahinoi, disinteresse e poca attenzione alle loro condizioni lavorative da parte della locale dirigenza che invece dovrebbe garantire il benessere del personale e la migliore condizione lavorativa possibile.
Ciò che ancor più stride, creando malcontento e disagio tra gli operatori, è la palese sperequazione di trattamento tra il personale della Polizia di Stato e quello dell’Arma dei Carabinieri comandato nei medesimi servizi. Ai primi la mensa di servizio riserva dei panini confezionati con companatici scadenti in delle buste chiuse con un nodo, una bottiglietta d’acqua ed una scatoletta di tonno o carne, mentre per la frutta evitiamo di descriverne le condizioni di conservazione e trasporto; il tutto, tra l’altro, non aderente alla disciplina relativa alle regole igienico sanitarie che regolamentano tali somministrazioni. Al personale dell’Arma dei Carabinieri, invece, la mensa riserva le pietanze calde divise in contenitori separati, sigillati a norma di legge e con le rispettive posate: parliamo di pasta, fettine di carne o pesce, insalata e minestre calde, a seconda delle richieste dei dipendenti. Va da se che questa diversità di trattamento è inaccettabile ed offensiva per quel personale che quotidianamente si sacrifica con turni di servizio estenuanti, è noto il carico di lavoro al quale sono sottoposti anche a fronte dei continui sbarchi dei migranti; l’Amministrazione dal canto suo sembra non mostrare neanche il benché minimo interesse alle loro condizioni lavorative, anzi! Difatti, la Segreteria Provinciale di Catania ha più volte denunciato al Questore la pessima qualità dei sacchetti d’asporto, fortunatamente in molte realtà oramai non più utilizzati poiché, come già detto, non in regola con le norme igienico sanitarie, ma senza alcun riscontro sebbene sia auspicabile pensare che le risorse finanziarie utilizzate dalla Prefettura per questi pasti siano in percentuale le stesse utilizzate per il personale dell’Arma dei Carabinieri, la cui differenza di qualità e attenzione alle esigenze del personale è come già detto abissale.
Per queste ragioni la Segreteria Nazionale Le chiede un autorevole intervento per far sì che anche i poliziotti su tutto il territorio nazionale ed in particolare, considerata la problematica emersa, quelli catanesi, abbiano diritto ad un pasto dignitoso ed un trattamento al pari di quello riservato agli uomini e alle donne delle altre forze di polizia, impegnati nei molteplici diversi servizi.
Certo della Sua nota sensibilità al benessere del personale restiamo in attesa di un cortese riscontro e Le porgo deferenti saluti.
 

Il Segretario Generale 

Tiani

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