HOT SPOT........ C\'E\' O NON C\'E\'

HOT SPOT........ C'E' O NON C'E'

IMMIGRAZIONE E ACCOGLIENZA... NON C'E' PROBLEMA CI PENSA LA POLIZIA

Solo  in questa città e con questa prefettura potevano accadere queste cose. Abbiamo un HOT SPOT nel molo  al sole e alle intemperie. I poliziotti costretti ad estenuanti ore di lavoro  per risolvere le mancanze organizzative della Prefettura. La Questura organizza servizi continuativi  dai 10 alle 18 ore con gli stessi uomini. Ora il Prefetto si accorge che c'è un'emergenza in atto..

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http://catania.livesicilia.it/2016/06/30/il-sindacato-replica-al-prefetto-resta-il-problema-accoglienza_382776/

Difficoltà per le forze dell’ordine Vendemmia: “La Prefettura è sorda”
EMERGENZA SBARCHI

Difficoltà per le forze dell’ordine
Vendemmia: “La Prefettura è sorda”
di Roberta Fuschi
 

Il Siap esprime assoluta contrarietà alla creazione di un hot spot all’interno del Cara Mineo.

CATANIA – Emergenza sbarchi: la denuncia del Siap. C’è molto malcontento tra le forze dell’ordine catanesi chiamate con frequenza a prestare soccorso durante gli sbarchi in condizioni di sicurezza precaria e caos organizzativo. Il segretario provinciale Tommaso Vendemmia, non lesina critiche all’operato del Prefetto e spiega in modo puntale le difficoltà delle forze dell’ordine legate in primo luogo a un problema di sicurezza. “Già in poche settimane, oltre quattromila persone sono state accolte al porto di Catania, identificate e smistate presso altri centri di soggiorno: un peso per ogni sbarco sempre più oneroso e pericoloso per le forze di polizia. La prefettura, organo deputato ad organizzare l’accoglienza sembra sia più propensa a caricare sui poliziotti la propria inefficienza ad accogliere i profughi”, spiega Vendemmia. Le lunghissime operazioni di smistamento e identificazione creano non pochi disagi ai migranti che per ore, dopo un viaggio massacrante, passano ore e ore al porto e per le forze dell’ordine che si trovano a lavorare senza sosta con turni altamente logoranti. Un’operazione, che in occasione dell’ultimo sbarco è iniziata alle 15 ed è terminata alle 3 di notte, rigorosamente effettuata sul molo. Da lì i migranti vengono trasportati e scortati con gli autobus fino alle località di accoglienza (in occasione dell’ultimo sbarco a Caserta).

Tutto questo avviene a Catania. “In altre città come Augusta e Taranto esistono hot spot in grado di accogliere e provvedere alle necessità delle persone accolte e organizzare con calma i vari smistamenti o operazioni di identificazione”. Le proposte riguardanti la costruzione di centri simili in provincia non convincono il Siap nella misura in cui si vorrebbe allestire un hot spot all’interno del già confusionario Cara di Mineo. “Noi non siamo d’accordo”, dice Vendemmia che considera pericoloso un insediamento di circa novecento persone che potrebbero sfuggire alle operazioni di controllo e identificazione. Una struttura simile andrebbe, piuttosto, allestita vicino al porto. “Ad esempio nell’ex mercato ittico, una zona da attrezzare per l’accoglienza e per svolgere con calma le operazioni di identificazione e di smistamento”, argomenta Vendemmia. Nel rispetto “dei migranti e della sicurezza delle forze di polizia”. Senza contare, a livello organizzativo, le mille difficoltà che sorgono quando con poche ore di anticipo si viene avvisati di uno sbarco e i problemi in termini di organico a fronte di un impegno massiccio di personale e di zone cittadine che rischiano di rimare sguarnite. “La prefettura è stata sorda rispetto alle nostre richieste”, rincara il segretario ricordando che i poliziotti “sono poco assistiti dalla Questura che non fa altro che prendere ordini dall’organo prefettizio, organizzando servizi in emergenza con lunghe trasferte, privandosi di decine di operatori destinati ad altri servizi, sia dalla stessa prefettura poco propensa a risolvere la questione”. Il sindacato, inoltre, ha inviato una nota di protesta al Dipartimento di P.S. e in caso di mancate risposte è pronto a organizzare proteste e volantinaggi.

 Denuncia del Siap Risponde la Prefettura
LA NOTA
Denuncia del Siap
Risponde la Prefettura

La replica alle parole del segretario Vendemmia.

CATANIA - Si fa riferimento agli articoli di stampa pubblicati su Sudpress il 27 corrente dal titolo “ Immigrazione, sindacato di Polizia attacca la Prefettura: Inefficienza scaricata sugli agenti ”e su Live Sicilia in data odierna “ Difficoltà per le Forze dell’Ordine Vendemmia: la Prefettura è sorda” a firma di Roberta Fuschi. In proposito, si precisa che la Prefettura coordina le attività di prima accoglienza al momento dello sbarco e, sulla base di un piano di distribuzione elaborato dal Dipartimento per l’Immigrazione e Libertà Civili del Ministero dell’Interno, dispone il trasferimento nelle sedi di destinazione.

Al porto prestano la loro fattiva collaborazione personale del Comune di Catania, della Protezione Civile Regionale, dell’Asp, dell’Usmaff, della Croce Rossa, di Emergency, di Save The Children, dell’OIM che provvedono ai primi trattamenti sanitari oltre a fornire generi di assistenza e conforto. Alle operazioni di sbarco prendono parte i rappresentanti della Capitaneria di Porto e delle Forze dell’Ordine, tra questi i funzionari della Questura che curano, in particolare, le procedure volte alla identificazione dei cittadini extracomunitari ed il contestuale smistamento nelle province di destinazione finale secondo quanto espressamente indicato nel citato piano elaborato dal Dipartimento delle Libertà Civili Infine, si evidenzia che sebbene a Catania, attualmente, non esista un Hot Spot , cionondimeno gli eventi di soccorso sono così numerosi con il salvataggio contestuale di migliaia di migranti da indurre il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione a richiedere alle unità navali che hanno effettuato il soccorso di approdare in porti diversi dagli Hot Spot. Quanto sopra si chiarisce ai fini di una corretta ed esatta informazione e stupisce che tali notizie errate provengano da soggetti che per il loro ruolo dovrebbero essere a conoscenza delle concrete modalità di intervento. Home › Cronaca › Il sindacato replica al Prefetto "Resta il problema accoglienza"

SIAP
Il sindacato replica al Prefetto
"Resta il problema accoglienza"

Prosegue il botta e risposta sul sistema di accoglienza dei profughi.

CATANIA - "La risposta del Prefetto non ha risolto la nostra segnalazione ma ha puntualizzato e confermato che ciò che il Siap ha comunicato, rappresenta la verità, riguardo il sistema di fare hot Spot senza aver pianificato, organizzato e strutturato un centro accoglienza immediata al porto, lasciando ai poliziotti il peso dell’accoglienza. Infatti, la stessa Prefettura indica che le operazioni sono eseguite sulla panchina del molo, con le procedure a carico degli enti preposti all’accoglienza, ma soprattutto delle Forze dell’Ordine che devono garantire sicurezza e procedure per l’identificazione, un compito assai delicato per tutti, compresi gli enti che intervengono.

Proprio per la competenza della materia, il Siap ha esposto con sufficiente esattezza il problema e rimanda al mittente le presunte notizie errate riferite nella nota di replica del 29 giugno su Live Sicilia. Il problema dell’accoglienza dei profughi deve essere risolto e se la Prefettura non è organo periferico competente, ci dica quale organo periferico si deve far carico dell’organizzazione, certamente non è la Polizia.

Nel frattempo altri 400 profughi sono stati foto segnalati sul molo con operazione lunga e difficile visto che il caldo aumenta e quindi va da se che operatori, volontari e forze dell’ordine devono lavorare ininterrottamente fino a tarda sera, persone che poi sono state smistate senza scorta. Noi abbiamo certamente il compito di segnalare le disfunzioni e le anomalie e invitiamo S.E. il Prefetto a verificare di persona le condizioni di accoglienza e le attività delle forze dell’Ordine".