COMMISSIONE PROVINCIALE PARI OPPORTUNITA\' E SVILUPPO PROFESSIONALE

COMMISSIONE PROVINCIALE PARI OPPORTUNITA' E SVILUPPO PROFESSIONALE

TRASFERIMENTI INTERNI - MODALITA'

COMMISSIONE PROVINCIALE PARI OPPORTUNITA' E SVILUPPO PROFESSIONALE
Continua su più fronti l'incessante attività di questa O.S. a tutela e a difesa dei diritti dei lavoratori della Polizia di Stato.
Per questo Sindacato rimane prioritario “la lotta per la base” ed è per questo che si è voluto segnalare nella commissione l'esigenza di molti. Abbiamo cercato di aprire una discussione SERIA affinché SI INIZI A PENSARE A NUOVE MODALITÀ DI TRASFERIMENTO INTERNO per dare l'opportunità e la prospettiva reale di poter cambiare mansione nell'arco della propria attività lavorativa. La situazione è quella di determinati uffici nei quali chi ha avuto la fortuna/sfortuna in passato di esservi assegnato ora, si ritrova, con possibilità RISTRETTE di poter cambiare, ampliare così il proprio bagaglio Tecnico – professionale.
Purtroppo tutti i componenti della Commissione (tranne il rappresentante del SIAP CHE HA FORMULATO LA PROPOSTA) hanno preferito BOCCIARE la PROPOSTA… non abbiamo mai preteso di avere la soluzione a tutti i mali, MA SICURAMENTE possiamo DIRE CON FORZA di avere avuto il CORAGGIO di provarci… in ciò resta il fatto concreto, che tutte le altre OO.SS., oltre all'ovvietà dei componenti dell'Amministrazione, si sono RIFIUTATE di continuare tale discussione (presenti SIULP, SAP, CONSAP, COISP).
Ad ognuno di voi lasciamo LIBERE CONSIDERAZIONI...
Il SIAP non si fermerà e continuerà ad affrontare il tema in tutte le sedi e in tutte le modalità possibili.
In regime di trasparenza e di onestà Riportiamo la dichiarazione del SIAP in commissione:
[…] si è convinti che la prima azione di ricerca delle Pari opportunità debba avere le proprie radici nell'abbattere qualsiasi tipo di discriminazione legata a barriere ideologiche dovute al sesso e si condivide la precedente discussione. In merito si è altrettanto convinti che la discriminazione può avvenire in diversi modi, come la privazione del diritto di ogni singolo individuo di vedersi riconosciuta la volontà ad avere un serio sviluppo professionale. In questo troviamo riscontro nella convocazione della presente commissione avente per oggetto: Pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo professionale. Vista la premessa si propende a considerare che lo scopo della presente Commissione è quello di porre in essere tutte quelle azioni che possano addivenire a forme di tutela della DISCRIMINAZIONE in “generis”.
Proprio su queste ulteriori forme di estensione del raggio d'azione, vorrei formulare proposte relative all'adozione di MISURE CHE FAVORISCONO LE PARI OPPORTUNITA' NEL LAVORO E NELLO SVILUPPO PROFESSIONALE DI OGNI SINGOLO APPARTENENTE ALLA POLIZIA DI STATO.
Sulla considerazione di quanto detto si PROPONE:
DI INCENTIVARE LA CREAZIONE DI OPPORTUNITÀ PER TUTTI I COLLEGHI (donne e uomini) CHE ASPIRINO A MIGLIORARE LA PROPRIA MANSIONE professionale, mi riferisco in particolar modo ai colleghi delle volanti,di pattuglia stradale a quelli impiegati nei servizi d'Istituto: corpo di guardia, centralino e di tutti coloro, anche di altri reparti della provincia che da diversi lustri sono su strada o impiegati nel medesimo servizio senza “vedere” alcuna prospettiva di alternativa e opportunità ulteriore. Si chiede di riflettere insieme per abbattere tutti quei “paletti” ideologici legati al cosiddetto “profilo tecnico professionale” quando è lo stesso collega a richiedere di cambiare le proprie mansioni a cui era destinato.
Detta riflessione si ritiene sia assolutamente legittima, in quanto continuando ad ingabbiare i colleghi in mansioni non più confacenti alle peculiarità personali, data la loro espressa volontà di cambiare, può avere un unico risultato: avvilimento e scarso rendimento. É palese che l'abbattimento di tale barriera ideologica porterebbe risultati positivi sia per collega, che per l'Amministrazione.
Mi permetto di suggerire alcune possibili soluzioni:
pensare ad un “turn-over” interno;
rendere più trasparente i criteri e le motivazioni dei trasferimenti interni realizzando vere graduatorie pubbliche, per i dipendenti pensando alla rete intranet interna. Si potrebbe optare alla realizzazione di una graduatoria che non permetta discriminazioni basata sul sesso o su considerazioni personalistiche proponendo un modulo che preveda punteggi decisi in commissione uguali per tutti (Es. anzianità , titoli, situazione personale ecc…) per creare una graduatoria oggettiva per tutti.
Siamo consapevoli di aver già proposto diversi anni fa simile riflessione, ma evidentemente i tempi non erano maturi per una presa di coscienza consapevole e coraggiosa della Commissione, ma ci sentiamo di riproporla in modo più analitico oggi alla luce dell'evidente innalzamento dell'età media e la scarsità di nuove assegnazioni dal Ministero in Provincia.
Considerando la prospettiva dei prossimi trasferimenti e di quelli occorsi negli ultimi anni, è indubbio il dato attuale di essere destinati ad un invecchiamento dei Poliziotti; in tutto questo cerchiamo quanto meno di non farli fossilizzare per decenni nelle medesime mansioni favorendo in ciò evidenti discriminazioni tra gli uomini e le donne della Polizia di Stato.
Per ultimo chiedo data la delicatezza del tema, se accolto, che venga dedicata una apposita convocazione della presente Commissione, possibilmente in tempi brevi, al fine di apportare ogni ulteriore utile contributo evitando che il discorso venga ripreso tra sei mesi, costituendosi come vero e propri gruppo di lavoro per evitare che si generino situazioni discriminatorie, sul tema proposto, se non già subito da alcuni o che si potrebbero verificare in futuro se non operiamo una vera inversione di rotta.
Dobbiamo evitare che alcuni possano godere di diritti o privilegi, per sempre e altri vederseli negati a vita.

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Allo stato attuale prendiamo atto di quanto rassicurato dal Questore di Ancona: saranno sempre considerati tutti i fattori possibili al fine di tutelare la dignità, la professionalità e l'anzianità di servizio dei colleghi… Confidiamo che identico principio venga trasferito a tutti i dirigenti della Questura e della Provincia !!!
Ancona, 18.11.2015
Il Siap Provinciale Ancona il coraggio del cambiamento …. l'unica vera alternativa
LA SEGRETERIA PROVINCIALE