CITTADELLA DELLA POLIZIA TERRENO CONTAMINATO ??

CITTADELLA DELLA POLIZIA TERRENO CONTAMINATO ??

Dopo anni forse esce fuori la verità

 LIVE SICILIA CATANIA 

L'INCHIESTA
Centro polifunzionale della Polizia a Librino Terreno contaminato da amianto e rifiuti specia

Ecco i risultati della relazione rimasta, sino ad oggi, segreta.

CATANIA- Il terreno sul quale dovrebbe sorgere il nuovo centro polifunzionale della Polizia di Stato a Librino è contaminato gravemente dal cemento amianto. Lo certifica la relazione, di cui Livesicilia è in possesso, effettuata dalla Cir Costruzioni di Ferrara, appaltatrice della progettazione esecutiva e realizzazione del primo stralcio della struttura.

Un documento poderoso, di altissimo profilo tecnico, che raccoglie i risultati dei prelievi effettuati in ben 66 pozzetti esplorativi “realizzati con mezzo meccanico -si legge nella relazione- per determinare l'eventuale presenza, consistenza e profondità di rifiuti presenti nel terreno”.

I consulenti incaricati dall'impresa, in particolare il geologo Rosario Trovato, hanno effettuato una mappatura con Gps dei punti d'indagine del terreno, ma anche raccolto testimonianze degli abitanti della zona che confermano come prima della rencinzione del terreno, “l'area offriva accesso libero a tutti i mezzi che negli anni hanno abbandonato rifiuti di diverso genere”.

In pratica la nuova cittadella della Polizia di Stato dovrebbe sorgere su quella che è stata, per decenni,una discarica abusiva nella quale sono stati depositati anche rifiuti cancerogeni.

Il primo dato che emerge è la presenza di uno strato, profondo fino a circa due metri e mezzo, che comprende frammenti di cemento amianto misti a terra e residui di scarti vegetali. Una sorta di stratificazione di rifiuti speciali provenienti dal settore edile, e soprattutto lastre di eternit, con una concentrazione anche di centinaia di chili per metro cubo


In uno dei saggi effettuati dal geologo Rosario Trovato, alla profondità di due metri è stato trovato “miscuglio o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, contaminato da frammenti di manufatti in cemento amiantodello spessore di 0,50 m”.

A 2,50 metri di profondità si legge che “nell'ex area di servizio sono presenti lastre in cemento amianto di circa 200 kg e sfalci di potatura”.

In un altro punto ancora amianto. A poco più di un metro di profondità, si legge nella relazione, “presenza di notevoli frammenti di materiale da costruzione in cemento amianto per uno spessore di circa 0,30 m, passante a sabbia con all'interno miscuglio o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche e sabbia di colore nero dello spessore di 1,10 mt.

I tecnici stanno lavorando per pianificare la possibile bonifica dell'area. Il centro polifunzionale della Polizia è al centro delle battaglie dei sindacati di Polizia, a partire dal Siap guidato da Tommaso Vendemmia, in prima linea nella battaglia contro i fitti passivi per gli immobili che ospitano i circa 29 uffici della Questura di Catania: costo totale 3milioni di euro ogni anno.

CITTADELLA DELLA POLIZIA
Rifiuti e amianto sotto terra
Il commento di Vendemmia


Il segretario provinciale del Siap commenta la notizia in esclusiva sulla contaminazione del terreno che avrebbe dovuto ospitare la cittadella della Polizia.
CATANIA - "Grazie all’interrogazione parlamentare proposta dal deputato PD catanese, Giuseppe Berretta, alla caparbietà di un giornalista e alle nostre numerose denunce, si svela il segreto dei ritardi sulla costruzione della Cittadella della Sicurezza che dovrebbe nascere a Librino. Un opera che nel 2004 era sta annunciata come la risoluzione degli sprechi in seno al Dipartimento della P.S. che mantiene a Catania oltre 29 strutture complessivamente, per garantire la sicurezza dei cittadini di questa provincia. Uno spreco di 30 anni che si aggiunge a quello di questi ultimi 11 anni di attesa per la costruzione della Cittadella. Certo non potevamo immaginare che il terreno assegnato per la realizzazione del sito, fosse un immensa area contaminata che come si dice è a rischio, e non potevamo immaginare che il Prefetto di Catania non sapesse del fatto. Immaginiamo pure che la bonifica annunciata in corso della riunione in prefettura ultimo scorso si riferisse a questo .Catania raggiunge un altro triste primato? Tra furti, rapine e altro aggiungiamo sprechi e mancate realizzazioni. Tutto questo a discapito dei cittadini che “ pagano fior di quattrini” per mantenere la sicurezza in città e i poliziotti subiscono l’insalubrità dei luoghi di lavoro decadenti e pericolosi oltre alle giuste critiche degli utenti.