DIREZIONE PROVINCIALE

DIREZIONE PROVINCIALE

Si è svolta alle 17,00 del 10 settembre la Direzione Provinciale Siap

 Direzione Provinciale del 10 settembre 2014

La Direzione Provinciale Siap si è riunita alle ore 17,00 del 10 settembre 2014 presso i locali della Segreteria Provinciale di Catania.


Da una breve relazione, fatta dal Segretario, sono state tratte le linee generali sulle mancate politiche economiche della nostra categoria e gli effetti disastrosi che vivono i poliziotti. Si evidenzia che i tagli e le risorse immesse sono del tutto insufficienti e il blocco dei turn over produce effetti di congelamento non più sostenibili nelle province come quella catanese. La domanda del personale quindi non trova adeguate risposte a causa delle politiche generali e disastrose fatte dai Governi recenti che tra i blocchi contrattuali e provvedimenti tampone, quali l’una tantum, non soddisfano certamente la richiesta del lavoratore di polizia. Emerge in maniera inconfutabile che il sacrificio richiesto ai poliziotti e in generale alle Forze armate non è più sostenibile dalle famiglie dei poliziotti che vivono la recessione con un peso iniquo rispetto alle altre categorie dello Stato. Le forze di polizia, proprio per la loro peculiarità hanno riconosciuta per legge,- 'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 - una specificità che è fortemente legata al servizio per la collettività nonché per il riconoscimento delle funzioni diverse dai pubblici dipendenti. Non è un caso che la legge 121/81 limita le libertà di ogni poliziotto rispetto ad altri lavoratori sia nelle responsabilità individuali sia nei diritti individuali. Le progressioni delle carriere, gli scatti stipendiali sono legati allo stato di servizio e alle responsabilità richieste dai codici, gli assegni di funzione si percepiscono dopo 17, 25 e 32 di onorato servizio le indennità operative sono indispensabili per le operazioni di polizia e militari, tutto questo è stato bloccato e si vorrebbe bloccare per altri anni? perché gli operatori della sicurezza devono pagare tre volte rispetto a tutti i dipendenti pubblici: 1) blocco contratti e perdita degli automatismi di progressione economica degli straordinari; 2) blocco del tetto salariale; 3) blocco delle carriere anche a causa dei turn over. Nessun impiegato inizia la carriera con un profilo e va in pensione con lo stesso profilo. Il Governo di fronte a queste evidenti ragioni che incidono in maniera negativa sull'efficienza dei servizi si affida allo spirito di appartenenza dei militari e poliziotti senza riconoscerne il merito se non in casi sporadici in occasione di aggressioni o peggio. Inoltre, i poliziotti contro l’aggressione mediatica o peggio fisica di delinquenti non hanno difese e sono subito condannati a prescindere; ma non solo, l’apparato soffre una situazione prodotta anche dalla lentezza della giustizia causata da tagli ed altro ancora. Le condizioni di lavoro a cui tutti noi siamo costretti ad operare aggrava ancora di più e genera quel senso di abbandono da parte dei Governanti.
Il Siap ritiene inaccettabili le politiche del Governo e gli attacchi subiti alla categoria attraverso insulti verso i sindacati e i cocer rei di essere irresponsabili

Emerge inoltre la grave inadeguatezza dei Ministri del Governo che contraddittoriamente fanno annunci mai tradotti dal Presidente del Consiglio in fatti concreti

Si registra un passo indietro verso chi ha in questo momento storico l’onere di garantire la sicurezza interna ed esterna del paese
È prioritario un intervento di riforma ma è indispensabile lo sblocco immediato del tetto salariale delle riforme delle carriere e delle risorse per gli apparati di sicurezza

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DELIBERA

La Direzione Provinciale ascoltata la relazione del segretario approva unanimità la linea perseguita dal Segretario Generale Nazionale, e le politiche del Siap Nazionali e Provinciali sulla vertenza a favore dei poliziotti, reputa necessario lo svolgimento di una serie di assemblee sindacali e volantinaggi per rendere meglio edotti i colleghi sullo stato della vertenza, esprime parere favorevole ad ulteriori iniziative , quali: manifestazione generale o l’utilizzo delle assemblee sindacali simultanee anche pubbliche, in tutto il territorio nazionale nel caso di mancate risposte alle nostre rivendicazioni

LA DIREZIONE PROVINCIALE