APPELLO DEL  SIAP ALL\' UE: RISORSE E IMPEGNO INSUFFICIENTI PER ESODO IMMIGRAZIONE

APPELLO DEL SIAP ALL' UE: RISORSE E IMPEGNO INSUFFICIENTI PER ESODO IMMIGRAZIONE

 ..le dichiarazioni riprese dalle maggiori agenzie di stampa del Paese.

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Mare nostrum: Siap e Anfp, Ue non puo' ignorare emergenza Uffici immigrazione Italia alle corde, Bruxelles contribuisca (ANSA) - ROMA, 25 AGO - "L'Europa non puo' alzare le spalle di fronte all' esodo migratorio che interessa l'Italia, cui il nostro Paese sta facendo fronte con l'operazione 'mare nostrum'"; "non si puo' continuare a mettere vincoli e chiedere adempimenti al nostro Paese, rifiutandosi di contribuire a quella che si configura come una vera e propria emergenza umanitaria, che non ha certo confini solo nazionali". A sostenerlo sono il Siap(sindacato italiano appartenenti polizia) e l'Anfp (associazione nazionale funzionari polizia), che fanno presente come le spese sostenute per l'operazione nel canale di Sicilia, pur "ingenti", sono insufficienti anche in considerazione dei "problemi di sicurezza che l'immigrazione pone a causa dei venti di guerra che interessano il nord Africa, il Medio Oriente e l'Iraq". "Gli uffici immigrazione di tutta Italia sono alle corde sia per gestire l'accompagnamento sia per il controllo informativo delle migliaia di richieste di asilo ed il relativo fotosegnalamento degli immigrati, per cui e' urgente un loro rinforzo- avvertono i rispettivi segretari delle due organizzazioni, GiuseppeTiani e Lorena La Spina - Come serve rinforzare il controllo del territorio delle zone interessate, affinche' i migranti non siano nuova manovalanza per il crimine organizzato". Peraltro le Digos, "gia' impegnate per i problemi di ordine pubblico connessi alla crisi economica, devono ora fronteggiare la minaccia terroristica della jihad islamica". Per affrontare questi problemi "servono risorse: Bruxelles deve fare la sua parte e prendere coscienza del fatto che un'Italia meno sicura significa un' Europa piu' sicura". (ANSA).

Immigrati: Siap e Anfp, Europa non ignori esodo migratorio = (AGI) - Roma, 25 ago. - "L'Europa non puo' alzare le spalle di fronte all'esodo migratorio che interessa l'Italia, cui il nostro Paese sta facendo fronte con l'operazione 'Mare nostrum'. Il Mediterraneo e' un mare europeo, come l'Italia e' una frontiera del vecchio continente. Le spese sostenute per l'operazione nel canale di Sicilia sono ingenti, ma comunque non sufficienti a controllare la filiera dell'accoglienza ed i problemi di sicurezza che l'immigrazione pone a causa dei venti di guerra che interessano il nord Africa, il Medio Oriente e l'Iraq". Lo sottolineano in una nota congiunta Giuseppe Tiani,segretariogenerale Siap e Lorena la Spina, segretario nazionale Anfp. (AGI)


Immigrati: Siap e Anfp, Europa non ignori esodo migratorio (2)= (AGI) - Roma, 25 ago. - "Gli uffici immigrazione di tutta Italia - si legge nella nota - sono alle corde sia per gestire l'accompagnamento sia per il controllo informativo delle migliaia di richieste di asilo ed il relativo fotosegnalamento degli immigrati, per cui e' urgente un loro rinforzo. Come serve rinforzare il controllo del territorio delle zone interessate, affinche' i migranti non siano nuova manovalanza per il crimine organizzato pronto a sfruttare la situazione di indigenza degli stessi per avviarli al mondo dello spaccio, della prostituzione, del commercio abusivo e del lavoro nero. Le Digos, gia' impegnate per i problemi di ordine pubblico connessi alla crisi economica - spiegano Tiani e La Spina - devono ora fronteggiare la minaccia terroristica della jihad islamica. Per affrontare i problemi esposti servono risorse. Al riguardo Bruxelles deve fare la sua parte e prendere coscienza del fatto che un'Italia meno sicura significa un' Europa piu' insicura. Non si puo' continuare a mettere vincoli e chiedere adempimenti al nostro Paese, rifiutandosi di contribuire a quella che si configura come una vera e propria emergenza umanitaria, che non ha certo confini solo nazionali". (AGI)

IMMIGRATI: SIAP E ANFP, DA UE MAGGIORI RISORSE PER EMERGENZA SBARCHI = 'UN'ITALIA MENO SICURA SIGNIFICA UN 'EUROPA PIU' INSICURA" Roma, 25 ago. (Adnkronos) - "Bruxelles deve fare la sua parte e prendere coscienza del fatto che un'Italia meno sicura significa un' Europa più insicura". Lo sottolineano in un comunicato congiunto il segretario generale del Sindacato italiano appartenenti polizia (Siap) Giuseppe Tiani e il segretario nazionale Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) Lorena La Spina, chiedendo all'Ue maggiori risorse per affrontare l'emergenza sbarchi. "L'Europa - si legge nel comunicato - non può alzare le spalle di fronte all'esodo migratorio che interessa l'Italia, cui il nostro Paese sta facendo fronte con l'operazione 'mare nostrum'. Il Mediterraneo è un mare europeo, come l'Italia è una frontiera del vecchio continente. Le spese sostenute per l'operazione nel canale di Sicilia sono ingenti, ma comunque non sufficienti a controllare la filiera dell'accoglienza e i problemi di sicurezza che l'immigrazione pone a causa dei venti di guerra che interessano il nord Africa, il Medio Oriente e l'Iraq". (segue)


(2) IMMIGRATI: SIAP E ANFP, DALL'UE MAGGIORI RISORSE PER EMERGENZA SBARCHI (2) = RAFFORZARE UFFICI IMMIGRAZIONE IN TUTTA ITALIA (Adnkronos) - Siap e Anfp fanno notare che "gli uffici immigrazione di tutta Italia sono alle corde sia per gestire l'accompagnamento sia per il controllo informativo delle migliaia di richieste di asilo e il relativo fotosegnalamento degli immigrati, per cui è urgente un loro rinforzo. Come serve rinforzare il controllo del territorio delle zone interessate, affinché i migranti non siano nuova manovalanza per il crimine organizzato pronto a sfruttare la situazione di indigenza degli stessi per avviarli al mondo dello spaccio, della prostituzione, del commercio abusivo e del lavoro nero. "Le Digos - riporta la nota - già impegnate per i problemi di ordine pubblico connessi alla crisi economica, devono ora fronteggiare la minaccia terroristica della jihad islamica. Per affrontare i problemi esposti servono risorse". E conclude: "Non si può continuare a mettere vincoli e chiedere adempimenti al nostro Paese, rifiutandosi di contribuire a quella che si configura come una vera e propria emergenza umanitaria, che non ha certo confini solo nazionali".