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 A quarant’anni dal ritrovamento del corpo del Presidente On. Aldo Moro in via Caetani a Roma, è l’assenza che più pesa: a chi ha avuto l’onore di conoscerlo, ai suoi studenti dell’università, ai suoi amici, a quelli che furono i suoi avversari, manca l’uomo mite ma coraggioso, dolce ma determinato, erudito e raffinato, con il senso dello Stato e dei diritti di cui ogni persona deve godere in un paese civile e autenticamente democratico.
Al Paese manca la visione universale, di una politica accorta e sensibile, che abbia capacità di ascolto e di comprensione della realtà e dei disagi che vive la comunità, al di là delle logiche di appartenenza, di bandiera o di mero potere.
Per tutti noi che cerchiamo verità e giustizia, manca la parola fine sullo svolgimento dei fatti, sull’individuazione delle responsabilità non solo materiali ma anche morali, politiche e per certi versi istituzionali.
L’assenza di verità e di luce sui fatti del caso Moro rende, ancora oggi quegli anni, a ragione “gli anni più bui della nostra Repubblica”.
Difficile immaginare un futuro quando non si è metabolizzato, capito ed accetto un passato così terribile …

“Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi. A. Moro”

La Segreteria Nazionale

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